La consigliera del partito di maggioranza in Palazzo Vecchio, Tea Albini, si è sentita chiamata in causa da alcune dichiarazioni rilasciate dal presidente di ATAF in merito ai conti passati ed alla vecchia gestione che avrebbe regalato servizi "agli amici dei politici". Per questo ha scritto al presidente: "E' suo dovere documentare. In caso contrario le sue affermazioni assumerebbero unicamente un carattere di grave superficialità" Questa la lettera inviata dalla consigliera del Partito democratico, ex assessore delegato alle Società Partecipate Tea Albini al presidente dell'Ataf Filippo Bonaccorsi. Signor Presidente, Le scrivo in merito all’articolo apparso oggi su La Nazione che riporta in virgolettato le sue dichiarazioni relative ai servizi che devono essere pagati da tutti “..e quando dico tutti significa anche gli amici dei politici, non come sembra sia accaduto, ma lo stiamo ancora verificando, fino a qualche anno fa”. Le chiedo spiegazioni per queste dichiarazioni e La prego di darmi conto, con chiarezza, delle cose a cui si riferisce, essendo io il politico che dal 2004 al 2009 è stato assessore delegato alle Società Partecipate. Ritengo che sia suo dovere precisare e documentare quanto da Lei dichiarato.
In caso contrario le Sue affermazioni assumerebbero unicamente un carattere di grave superficialità. E non sarebbe questo il modo per affermare la discontinuità nella gestione dell’Azienda. Attendo sue precise informazioni. Tea Albini