La giunta regionale della Toscana ha reperito le risorse necessarie a assicurare i servizi: 130 milioni di euro. Questo consentirà di ridurre il taglio necessario a soli 24 milioni per la gomma ed altri 7 per il ferro. Una riduzione pur sempre dolorosa, attorno al 10 per cento, ma sopportabile, razionalizzando il servizio e integrando maggiormente pullman e treni. "Abbiamo salvato il trasporto pubblico dai tagli del governo – afferma il presidente Enrico Rossi -. La soluzione trovata è positiva, perché scongiura il rischio di un vero e proprio blocco dei servizi di trasporto, che abbiamo evitato grazie a scelte rigorose di razionalizzazione e risparmio.
Ma dobbiamo avere chiaro che questo risultato vale solo ed esclusivamente per il 2011 e che senza una profonda riforma del settore ci troveremo da capo con le stesse difficoltà. Quindi dobbiamo utilizzare ogni minuto del prossimo anno per condurre in porto una riforma radicale del settore del trasporto integrato ferro-gomma, centrando l'obiettivo della gara unica regionale". L'operazione era già stata annunciata alla fine di ottobre, quando la giunta aveva licenziato la sua proposta di bilancio.
“Ridurremo i tagli sul trasporto pubblico locale presentando un maxiemendamento”, aveva detto il presidente Rossi. E il maxiemendamento è stato oggi pomeriggio licenziato dalla giunta. La discussione del bilancio in Consiglio regionale ci sarà il 27 dicembre, preceduta il 21 e 22 dicembre dal due giorni dedicati all'esame della legge finanziaria. La soluzione trovata, dopo che era saltata l'ipotesi di utilizzare i fondi Fas per le aree sottoutilizzate, consiste nel prendere in prestito 130 milioni dai fondi per l'edilizia residenziale non ancora utilizzati e comunque non spendibili nel corso del 2011.
Accantonati c'erano 300 m ilioni: 130 saranno utilizzati per i trasporti, altrettanti saranno rimessi a disposizione della casa e saranno investiti nel corso del 2011. "Questo – afferma l'assessore ai trasporti Luca Ceccobao – è un primo tassello della riforma che vogliamo attuare nel corso del 2011, attraverso un confronto con gli enti locali, le aziende e le forze economiche e sociali. Il nostro obiettivo di fondo resta quello di assicurare ai cittadini un servizio moderno, di qualità e senza sprechi".
Ma gli autotrasportatori protestano per il possibile pedaggio della Fi-Pi-Li Dichiara Franco Coppelli, presidente Cna Fita Toscana che associa nella regione circa 4mila imprese di autotrasporto: "L’ipotesi del Presidente Enrico Rossi di introdurre un pedaggio per finanziare l’ammodernamento della FI-PI-LI rappresenterebbe indubbiamente un potenziamento e un miglioramento della rete infrastrutturale regionale, ma è necessario capire le fasi di realizzazione.
Iniziare da subito a pagare il pedaggio in attesa della realizzazione della terza corsia, subendo anche i disagi causati dai lavori, sarebbe un’iniziativa insopportabile per le imprese di autotrasporto. La grave situazione economica in cui versano le imprese del settore non consente di sopportare ulteriori costi aggiuntivi; inoltre, a causa della nota debolezza contrattuale delle imprese di trasporto, gli autotrasportatori non riuscirebbero a recuperare il maggiore costo”.