“La volontà della Regione Toscana di portare avanti e rafforzare il percorso delle Società della Salute rappresenta per i Comuni un segnale estremamente importante e apprezziamo il fatto che l’assessore Scaramuccia abbia ritenuto significativo far partecipare fin da subito gli enti locali e le loro rappresentanze istituzionali al confronto su questo tema”. Così il sindaco di Capannori Giorgio Del Ghingaro, responsabile Welfare e Sanità di Anci Toscana e presidente di Federsanità Anci Toscana, commenta l’insediamento, avvenuto ieri, del tavolo tra Regione Toscana, Anci Toscana e Ucem Toscana sulle Società della Salute.
Il tavolo si propone di affrontare in maniera condivisa un percorso di revisione normativa dell’assetto giuridico delle SdS, reso necessario dai cambiamenti intercorsi nella normativa nazionale nonché dalla recente sentenza n.326 della Corte costituzionale, ed avvia la costituzione di un gruppo di lavoro tecnico per elaborare una proposta di modifica della legge 40/2005 che permetta di superare i dubbi interpretativi emersi. “Quello delle Società della Salute – prosegue Del Ghingaro – è un esempio di coinvolgimento territoriale, in cui accanto alle Aziende acquisisce una valenza importante il territorio, inteso non solo come rappresentanza istituzionale (i Comuni), ma come comunità (associazioni di volontariato, parti sociali, Terzo Settore)”.
Attualmente in Toscana sono in corso 28 percorsi di costituzione di SdS, che coinvolgono 242 amministrazioni comunali e tutte le aziende Usl della regione. Il responsabile Welfare e Sanità di Anci Toscana annuncia l’avvio da parte dell’Associazione di un percorso di ascolto con i Comuni che consenta di far emergere richieste e perplessità delle amministrazioni locali e di arrivare a una proposta di modifica della legge 40 in linea con le aspettative delle comunità: “Oltre alla questione della forma giuridica delle SdS – conclude Del Ghingaro – è necessario arrivare a definire in maniera chiara le questioni relative ai passaggi di personale (e di conseguenza ai contratti), le effettive funzioni delle SdS rispetto alle Asl senza creare conflitti di competenze, ma anche cominciare ad esplorare le grandi tematiche che stanno a monte del problema sanitario, ad esempio il terreno della prevenzione, alla luce dei profili di salute stilati dai territori e dei relativi Piani integrati di salute”. La soluzione tecnico-normativa individuata dal Tavolo e dal gruppo di lavoro verrà presentata e discussa il 20 dicembre alla Conferenza dei presidenti delle Società della Salute e delle articolazioni zonali.
Seguiranno altri incontri con i direttori delle Sds e delle Asl, con le parti sociali e il Terzo Settore. (ob)