"Daniela Santanchè, quella 'orgogliosa di essere fascista', e Riccardo De Corato, che invitava il cardinale Tettamanzi a 'portarsi a casa sua i rom' se non gradiva le deportazioni fatte dal comune di Milano, dovrebbero essere a Firenze giovedì, all’università, per un dibattito niente meno che sull’immigrazione. Di simili seminatori di intolleranza e di odio per il diverso non se ne sentiva francamente il bisogno, tante cose (vero ministro Gelmini?) servirebbero all’università pubblica, tranne che sentire le opinioni di simili 'esperti'.
Siamo sicuri che dalle radici democratiche di questa città si leverà una ferma e pacifica risposta alla presenza di due ospiti non graditi". Così in una nota stampa perUnaltracittà e proprio per giovedì 25 novembre il Partito Comunista dei Lavoratori Toscana aderisce ed invita a partecipare al presidio organizzato dagli studenti del Collettivo di Scienze Politiche presso il polo universatario di Novoli Firenze (ore 9:30). Il fine, si legge in un'altra nota diffusa questo pomeriggio, è impedire "di parlare liberamente all'interno dell'università" ai due esponenti politici.
"I lavoratori e gli studenti di Firenze e della Toscana in generale non possono e non devono permettere che simili personaggi si rechino indisturbati in una pubblica università ad enunciare le loro teorie di repressione e di intolleranza verso gli immigrati. Nel momento in cui la protesta di migliaia di lavoratori immigrati duramente colpiti dalla sanatoria truffa per i permessi di soggiorno, esplode in tutta Italia e si va ad intrecciare con le lotte dei giovani precari, degli studenti e dei lavoratori metalmeccanici, questo insulso comizio organizzato dagli Studenti per la Libertà assume di fatto la veste di provocazione" prosegue il comunicato del Partito Comunista dei Lavoratori Toscana.
"Un segnale forte del Governo al presidente della Regione Enrico Rossi poichè siano accelerati i tempi di costruzione di un Cie anche in Toscana, progetto avallato dal Pd e sottoscritto dal Prc nell'accordo elettorale" aggiungono dal Pcl. “Non abbiamo intenzione di piegarci di fronte alle minacce di un manipolo di irrequieti animati da spirito antidemocratico: giovedì mattina la tavola rotonda si terrà regolarmente a Novoli, senza cedimenti né sui luoghi né tantomeno sui relatori.
La nostra iniziativa, che prevede un dibattito plurale, è stata autorizzata e finanziata dall’Ateneo, e non retrocederemo di un metro rispetto a quelli che sono i nostri diritti”. Queste le parole di Tommaso Villa, consigliere regionale del PdL e coordinatore della Giovane Italia Toscana e di Niccolò Macallè, responsabile fiorentino di Studenti per la Libertà, movimento giovanile del PdL e organizzatore della tavola rotonda sull’immigrazione e il Trattato di Lisbona in calendario per giovedì mattina presso il Polo di Scienze sociali di Novoli.
Convegno che prevede la presenza dell’Imam Izzedin Elzir, del senatore del Pd Massimo Livi Bacci, del vicesindaco di Milano Riccardo De Corato e del sottosegretario Daniela Santanchè. Proprio la presenza di questi ultimi due politici ha scatenato la protesta di alcuni gruppi della sinistra, studentesca e non, che hanno annunciato che non consentiranno fisicamente ai due esponenti del centrodestra di partecipare all’iniziativa. “C’è chi si riempie la bocca di tolleranza ma si smentisce nei fatti.
Ebbene – proseguono Villa e Macallè –ricordiamo a questi strenui difensori della democrazia che l’articolo 21 della Costituzione tutela la libertà di manifestare il proprio pensiero. Non saranno le parole irresponsabili di questi nostalgici del conflitto sociale a impedirci di tenere il nostro incontro. Irresponsabili perché pur consapevoli dell’illegalità della loro iniziativa non demordono e irresponsabili perché scaricano anticipatamente la colpa di eventuali incidenti sulle Forze dell’ordine.
Proprio per evitare che ciò accada e perché la tavola rotonda possa svolgersi regolarmente abbiamo inviato una lettera al Prefetto, al Questore e al Rettore chiedendo loro un incontro chiarificatore”, concludono Villa e Macallè.