Le città del terzo millennio alla prova del multiculturalismo. Sarà questo il tema al centro delle Giornate dell’Interdipendenza, il seminario organizzato da Acli, Comunità di Sant’Egidio, Focsiv, Legambiente, Movimento politico per l’unità/Focolari, Regione Toscana che si terrà il 22 e 23 ottobre a Firenze presso il Convitto della Calza. Promosse in Italia dal 2004, le Giornate dell'Interdipendenza sono un laboratorio di formazione gratuito, dedicato a chi opera nella comunicazione e nell’informazione, ma destinato anche ad educatori, attori della società civile, opinion leader e studenti.
L’edizione del 2010, realizzata grazie al patrocinio della Federazione Nazionale della Stampa e il sostegno della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, avrà come oggetto l’“Interdipendenza a casa nostra”, intesa come evoluzione del mercato, del lavoro e della società nelle città italiane in seguito al confronto con culture differenti. In quale direzione le città del Duemila costruiscono interdipendenza? Come cambiano l’urbanistica e i complessi scenari del lavoro nelle città che vivono il multiculturalismo? Quali scelte prioritarie attendono la società civile? Questi, i principali quesiti cui si cercherà di rispondere nel seminario dedicato ai complessi scenari che si profilano nelle metropoli in bilico tra emigrazione e accelerazione del loro protagonismo economico commerciale.
I due giorni di lavori infatti saranno un modo per analizzare le politiche globali e locali intraprese in Italia dalle istituzioni, la politica, l’economia e la cultura nel costruire interdipendenza. A dare inizio alla due giorni di lavori, venerdì 22 ottobre alle ore 9:30 sarà un momento pubblico dedicato a “L’integrazione tra conflitto e inclusione”. In questa sessione tematica interverranno: Roberto Natale (presidente Federazione Nazionale della Stampa), Michele Zanzucchi (direttore di Città nuova), Andrea Olivero (Acli), Sergio Marelli (Focsiv), Giancarlo Penza (Sant’Egidio), Marco Fatuzzo (Mppu-Focolari), Vittorio Cogliati Dezza (Legambiente), Alessandro Cosimi (sindaco di Livorno), Domenico Lucano (sindaco di Riace), Sandy Cane (sindaco di Viggiù), Fabio Granata e Andrea Sarubbi, primi firmatari del ddl C2670 sulle nuove norme per la cittadinanza breve, Roberto Della Seta (primo firmatario del dl S 380 sulla cittadinanza breve). Venerdì pomeriggio, invece, si affronterà il tema de “I luoghi dell’interdipendenza: la città e il lavoro” per analizzare il ruolo dell’immigrazione nei suoi risvolti economici, lavorativi, sociali.
Ad introdurre i lavori sarà Elisabetta Galgani (giornalista de La Nuova Ecologia), cui seguiranno alcuni testimoni delle comunità straniere tra cui Thierry Deng e Filippo Cardaci (Sportello Immigrazione Acli di Varese), Youseef Etais e Mauro Garofalo (Associazione Genti di pace, Comunità Sant’Egidio), Graziano Halilovic e Dijana Pavlovic (Federazione Rom e Sinti Insieme), Bai Juny (Associna). Il dibattito della sessione tematica sarà moderato da Giuseppe Frangi (direttore Vita non profit) e parteciperanno anche Antonio Ricci (redattore del Rapporto di European Migration Network-Commissione Europea), Stefania Ragusa (Coordinamento Rete nazionale Primo Marzo, Stefano Biondi (CISL Toscana), Elena Granata (Politecnico di Milano), Fausto Ferruzza (Legambiente Toscana), Steni Di Piazza (Banca Etica Palermo).
Ad aprire la giornata di sabato, poi, sarà un focus sull’area del Mediterraneo, dove il termine interdipendenza assume come principale accezione quello di immigrazione. Saranno presenti: Piero Damosso (giornalista Tg3 Rai), Maurizio Ambrosini (direttore rivista Mondi migranti), Domenico Mogavero (vescovo di Mazara del Vallo, CEI/migranti), Izzedin Elzir (presidente Ucoii), Agnese Di Pietrantonio (Poliambulatorio di Emergency, Palermo), Luciana Delfini (Università di Roma), Chiara Certomà (ricercatrice Scuola Superiore S.
Anna Pisa), Daniela Ropelato (Mppu-Focolari).