“L’insieme degli strumenti tecnici e di supporto che permettono di valutare adeguatamente le persone con disabilità nelle loro capacità lavorative e di inserirle nel posto adatto”. E’ questo l’articolo di legge (art. 2 L.68/99) che ha ispirato la Provincia di Firenze per il varo delle tante iniziative avviate sul territorio per il ‘Collocamento mirato’: dalla sperimentazione in numerosi casi dell’articolo 12bis (ad esempio: cooperative sociali che assumo disabili al posto di aziende private che in cambio offrono specifiche commesse lavorative) fino al lancio della campagna di sensibilizzazione e informazione su lavoro e disabilità “Per il lavoro ugualmente abile”, voluta dall’Assessorato a Formazione e Lavoro della Provincia di Firenze.
Una campagna che si basa sulle immagini che raccontano le espressioni felici di chi sente di potercela fare nonostante la disabilità. Una campagna che vuole informare famiglie, privati, aziende ed enti pubblici sulle opportunità di integrazione nel mondo del lavoro. “Con il crollo delle occupazioni, la crisi ha cambiato radicalmente la nostra concezione di cosa significa lavorare ed ha agito anche sulla nostra capacità di dare risposte alle numerose a variegate esigenze delle persone – afferma l’Assessore provinciale a Lavoro, Formazione e Centri per l’Impiego Elisa Simoni, che ha presentato le iniziative in conferenza stampa -.
Da parte nostra, l’azione del Collocamento Mirato e in particolare la convenzione sperimentale sull'articolo 12bis sono un ulteriore strumento che mettiamo in campo per aumentare, anche di poche unità, le possibilità di inserimento lavorativo di persone disabili e categorie protette”. Si registra un crollo anche nel capitolo dei dati dell’occupazione dei disabili. Nel 2005 le persone in totale avviate al lavoro dal servizio provinciale (disabili e categorie protette; enti pubblici e aziende private) sono state 361; 434 nel 2006; 557 nel 2007; 429 nel 2008; 361 nel 2009 e 284 nei primi 9 mesi del 2010. “Il calo degli ultimi tre anni è contestuale all’andamento del mercato globale e alla crisi economica che il mondo ha vissuto: molte imprese sono state costrette a chiudere o a ridurre il personale al punto da non essere più soggette agli obblighi normativi di assunzione dei disabili e in questo senso dobbiamo offrire ai cittadini nuove proposte di formazione e riqualificazione, alle aziende progetti innovativi e facilitazioni”. “Il Collocamento Mirato – aggiunge l’assessore Simoni – è uno strumento insostituibile per l’avviamento al lavoro di disabili e categorie protette.
Grazie al Collocamento Mirato, spesso, avviene il primo vero incontro tra una persona disabile ed il mondo lavorativo. Anche questo è un passo in avanti nella lotta contro la discriminazione, qualsiasi discriminazione, nella vita e sul lavoro”. Obiettivi primari che la Provincia di Firenze persegue attraverso il Collocamento Mirato sono, da una parte, l'offerta di consulenza e orientamento al lavoro alla persona; dall'altra rivolgere ai datori di lavoro supporto e consulenza sugli obblighi di legge, ma anche sulle agevolazioni e i benefici previsti dalla normativa nazionale e regionale.
In più, il Collocamento Mirato si adopera per segnalare alle aziende i candidati più idonei alle esigenze delle diverse aziende del territorio. Una attività anticrisi e di grande valore sociale, interpretandola in chiave attuale. La campagna di comunicazione Sono quattro i soggetti della campagna di sensibilizzazione. Dalla ristorazione alla manodopera, gli scatti ritraggono situazioni lavorative quotidiane. Ad indicare che il lavoro è la base della identità di ciascuno di noi e ancor di più per giovani e adulti che si trovano a vivere situazioni particolari.
Protagonisti delle belle immagini della campagna di sensibilizzazione sono i ragazzi di Trisomia21, del Centro Terapeutico Europeo di Rignano sull'Arno e di Sipario. Potremo vedere i manifesti di dimensione 6x3 affissi in tutto il territorio provinciale dall’8 al 22 novembre. In più, dal 9 al 23 novembre, le immagini saranno visibili anche su oltre 60 pensiline di Ataf&Linea della città di Firenze. Previsti anche banner informativi su alcuni siti dedicati alla ricerca lavoro, una nuova brochure esplicativa del servizio e una newsletter per le aziende che devono adempiere alle assunzioni secondo la normativa di riferimento.
Realizzate anche le nuove pagine web sul portale della Provincia di Firenze www.provincia.fi.it/lavoro/collocamentomirato con le sezioni rivolte ai privati cittadini e alle imprese/enti. I dati e i servizi Nel 2005 le persone in totale avviate al lavoro dal servizio provinciale (disabili e categorie protette; enti pubblici e aziende private) sono state 361; 434 nel 2006; 557 nel 2007; 429 nel 2008; 361 nel 2009 e 284 nei primi 9 mesi del 2010.
Relativamente alle aziende, sono oltre 3000 quelle che sul territorio fiorentino hanno contatti con il servizio Collocamento Mirato di Palazzo Medici Riccardi, in quanto soggette agli obblighi di legge. In particolare, la legge 68/99 stabilisce che i datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti ad avere alle loro dipendenze lavoratori disabili nella seguente misura: 7% dei lavoratori occupati, se occupano più di 50 dipendenti; 2 lavoratori, se occupano da 36 a 50 dipendenti; 1 lavoratore, se occupano da 15 a 35 dipendenti.
Le quote da riservare alle altre categorie protette sono: 1% dell'organico se sono occupati più di 50 dipendenti. I cittadini disabili che intendono usufruire del servizio devono iscriversi negli elenchi della L. 68/99 nei Centri per l'impiego del proprio comune di domicilio. I servizi del Collocamento Mirato provinciale sono rivolti a invalidi civili, persone affette da minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali e portatori di handicap intellettivo, che comportino una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%; invalidi del lavoro con un grado di invalidità superiore al 33%; minorati della vista o sordomuti; invalidi di guerra, invalidi civili di guerra e invalidi per servizio; vittime del terrorismo, della criminalità organizzata e del dovere.
La stessa normativa si applica anche ad altre "categorie protette" ossia orfani e coniugi superstiti dei deceduti per causa di lavoro, di guerra o di servizio, ovvero a causa dell'aggravarsi di invalidità riportate per tali cause; coniugi e figli di soggetti riconosciuti grandi invalidi per causa di guerra, di servizio e di lavoro, esclusivamente in via sostitutiva dell'avente diritto a titolo principale; profughi italiani rimpatriati; familiari delle vittime del terrorismo, della criminalità organizzata e del dovere. I fondi per finanziare i progetti Il servizio si occupa inoltre di gestire il Fondo Nazionale Disabili che prevede l'erogazione di incentivi all'assunzione di persone disabili in azienda, commisurati alla gravità della disabilità e in riferimento alla difficoltà di inserimento lavorativo.
Il fondo supera in media i 500mila euro all'anno. Viene gestito direttamente dal servizio provinciale anche il Fondo Regionale per progetti a sostegno dell'integrazione lavorativa dei disabili, come per esempio tutoraggio, abbattimento delle barriere architettoniche, adeguamento del luogo di lavoro e inserimento di tecnologie di telelavoro. Anche questo fondo supera in media i 600mila euro. Per il 2010 sono stati al momento approvati i progetti di 'tirocinio e osservazione per disabili psichici' proposti dalla Asl 10 di Firenze e della Asl 11 di Empoli.
Tra i progetti innovativi, 150mila euro del Fondo Regionale in gestione alla Provincia di Firenze sono riservati agli istituti superiori che attivino progetti di stage scuola-lavoro finalizzati ad agevolare l'accesso dei disabili più giovani nel mondo lavorativo. "L’idea del lavoro e dell’economia che la Provincia di Firenze porta avanti è un’idea morale" Prima in Italia la Provincia di Firenze ha firmato recentemente una convenzione sperimentale per l’inserimento di sei addetti disabili in tre anni ai sensi dell'articolo 12bis della legge 68/99.
Si tratta di un accordo unico attraverso il quale la Eli Lilly Italia di Sesto Fiorentino può conferire commesse di lavoro nel settore del “print service” alla cooperativa sociale Pares di Firenze, producendo diversi effetti pratici: la cooperativa Pares, grazie alla nuova commessa di lavoro, può assumere persone disabili con particolari difficoltà di inserimento nel ciclo lavorativo ordinario. La Eli Lilly, dal canto suo, è la prima azienda ad avvalersi dell’articolo 12bis sfruttandone le potenzialità per assolvere gli obblighi derivanti dalla legge 68/99 che prevede l’integrazione lavorativa delle persone disabili nel mondo del lavoro da parte delle aziende private.
Eli Lilly, oltre ad una quota di dipendenti disabili, integra la copertura della propria quota d'obbligo, con i lavoratori della cooperativa assunti grazie alle commesse assegnate. Altre aziende del territorio stanno aderendo a questa sperimentazione: la Malesci ha già firmato, mentre la Menarini sta concludendo gli accordi. “L’idea del lavoro e dell’economia – afferma Elisa Simoni – che la Provincia di Firenze porta avanti è un’idea morale, con la quale perseguiamo l’obiettivo di diffondere dignità attraverso il lavoro, a cui è indispensabile avere sempre un approccio universalistico e di sussidiarietà.
In una comunità che sia veramente tale tutti sono destinatari degli stessi diritti, e questo lo si può ottenere solamente quando ciascuno contribuisce con il suo. L’obiettivo è aiutare tutti, non una sola parte, perché a tutti non riusciamo ad arrivare”. “Fino a oggi questa eventualità concessa dalla legge è rimasta inutilizzata – continua l’assessore – ma auspichiamo dal profondo che sia davvero di esempio per altre imprese del nostro territorio. E' uno di quei rari casi vantaggiosi per tutti: le persone trovano un lavoro dignitoso e vero, le aziende adempiono agli obblighi di legge, la pubblica amministrazione si fa veicolo di una convenzione che sostiene il lavoro.
Quello dell'articolo 12 bis è un chiaro esempio di come le leggi non rappresentino un ostacolo da aggirare, ma una concreta opportunità, anche per sviluppare politiche più responsabili nel settore del lavoro e della gestione delle risorse umane”. La convenzione sperimentale ai sensi dell’art.12bis legge 68/99 (articolo introdotto con la legge 247/2007 - Protocollo Welfare) consente proprio l'assunzione di lavoratori diversamente abili con difficoltà di inserimento lavorativo presso cooperative sociali, imprese sociali e aziende non soggette agli obblighi della legge 68/99, che ricevono specifiche commesse da aziende private.
In tal modo viene parzialmente assolto, dall'azienda appaltante, l'obbligo di assunzione diretta di personale disabile.