Toscana, Piano di sviluppo rurale: l'Europa approva le modifiche

L'impegno dell'assessore Salvadori per rispondere alle esigenze del territorio. Fondo di garanzia da 1 milione di euro per prestiti a medio e lungo termine.

Redazione Nove da Firenze
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14 ottobre 2010 16:56
Toscana, Piano di sviluppo rurale: l'Europa approva le modifiche

Approvate dalla Commissione Europea le modifiche apportate dalla Toscana al Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013. Si tratta di una serie di misure volute dall'assessore all'agricoltura della Regione, Gianni Salvadori, volte a far sì che il Piano di Sviluppo Rurale risponda con maggiore efficacia alle istanze di alcuni importanti comparti dell'agricoltura e della selvicoltura toscana. Fra i punti principali c'è l’individuazione di una strategia d'intervento per il settore del tabacco, che aveva lanciato un forte grido d'allarme all'inizio dell'state e l'introduzione della nuova misura 144 per il sostegno alle aziende agricole in via di ristrutturazione in seguito alla riforma dell'organizzazione comune di mercato. E' stata inoltre prevista la costituzione di un fondo di garanzia pubblico (pari a un milione di euro) volto a favorire il rilascio di garanzie sui prestiti bancari a medio e lungo termine, facilitare il rapporto banca/impresa e rendere più conveniente e veloce la provvista delle risorse finanziarie necessarie ai progetti di investimento delle imprese che accedono al PSR. Per quanto riguarda la selvicoltura invece è stata introdotta una nuova misura 225 per pagamenti silvo-ambientali, con una dotazione di circa sei milioni di euro, al fine di incentivare la diffusione di metodi di gestione dei terreni forestali compatibili con le esigenze di salvaguardia dell’ambiente naturale e del paesaggio, favorendo la diffusione dei principi della selvicoltura sostenibile e la diffusione di tecniche di gestione orientate al miglioramento dell’ambiente e lo spazio rurale. Infine sono stati definiti i criteri di demarcazione tra il PSR e le misure nazionali d'applicazione dell'articolo 68 del regolamento CE 73/2009 che consente gli aiuti diretti agli agricoltori e apportate le integrazioni necessarie alla migliore applicazione del programma.

di Laura Pugliesi

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