A Siena aprirà i battenti giovedì 23 settembre “Capolavori e Restauri del Comune di Siena e della Fondazione Monte dei Paschi di Siena”, l’esposizione che fino al 9 gennaio 2011 unisce due affascinanti collezioni: le numerose opere d’arte del Comune di Siena, presenti nel complesso museale di Santa Maria della Scala e appositamente restaurate, e le importantissime testimonianze artistiche acquisite negli ultimi anni dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena. Un connubio tra i patrimoni storici di Siena, conservati con attenta sensibilità, e i patrimoni recenti, frutto di un’oculata ricerca nel riacquisire opere d’arte che vicende alterne hanno trasportato fuori del contesto d’origine. L’esposizione, allestita presso il complesso museale di Santa Maria della Scala, è articolata in un colloquio suggestivo tra i due nuclei di opere, attraverso il quale è possibile ammirare l’ampio dipanarsi dell’arte senese nei suoi molteplici aspetti. Il nucleo dello Spedale è costituito da dipinti su tavola e su tela, sculture, apparati liturgici, materiali archeologici presentati per la prima volta in questa occasione e frutto, per la maggior parte, della committenza del millenario ospedale senese che divenne, nel tempo, il terzo polo artistico della città unitamente al Palazzo Pubblico e alla Cattedrale: dai rari reperti del VI e del IV secolo a.C.
(Anfora, Hydria, antefisse, Oinochoe), ai due capocroce trecenteschi di Bartolomeo Bulgarini, dal Crocifisso della fine del Cinquecento, alle tele del XVII secolo di Francesco Vanni, Sebastiano Folli, Astolfo Petrazzi, Johannes Wyckeasbert, Bernardino Mei, dal raffinato paliotto d’altare seicentesco ricamato in seta e oro, a due dipinti di Antonio Nasini fino ad arrivare a Pietro Aldi, a testimonianza della grande stagione ottocentesca senese. Nella Collezione della Fondazione Monte dei Paschi di Siena compaiono i principali interpreti dell’arte senese dal XIV agli inizi del XX secolo, dalla trecentesca Maestà di Segna di Bonaventura al prezioso altarolo reliquiario di Francesco Vannuccio, dalla Santa Lucia del Maestro dell’Osservanza alla Adorazione dei pastori di Pietro di Francesco Orioli.
Singolarmente ricca la presenza dei pittori manieristi dall’opulenta Venere di Domenico Beccafumi (immagine simbolo della mostra), alle aristocratiche Madonne del Brescianino, fino ai dipinti di Marco Pino che fluttuano tra temi devozionali e soggetti di velato erotismo. Quasi un palinsesto della cultura figurativa senese tra tardomanierismo e naturalismo caravaggesco è la sezione dedicata a Vincenzo Rustici, Rutilio Manetti, Ventura Salimbeni, Francesco Vanni, fino ad arrivare senza soluzione di continuità, tramite la presenza di Giuseppe Nicola Nasini.
Giuseppe Mazzuoli e Alessandro Maffei, alla grande stagione del purismo senese con la cospicua presenza di Luigi Mussini. La mostra “Capolavori e Restauri del Comune di Siena e della Fondazione Monte dei Paschi di Siena” a cura di Anna Maria Guiducci ed Enrico Toti, è organizzata e promossa da Comune di Siena e Fondazione Monte dei Paschi di Siena. È aperta dal 23 settembre 2010 al 9 gennaio 2011, tutti i giorni compresi i festivi, in orario 10:30-19:30. Per informazioni, telefono 0577.534511 o 0577.534501.
Catalogo: Salvietti e Barabuffi Editori. In foto: Domenico Beccafumi (Siena, 1484 – 1551), Venere distesa con due amorini 1510-1513, olio su tavola, Siena, collezione Fondazione Monte dei Paschi di Siena.