Colori, strappi, colature creano il suo universo a tinte pop fatto di icone dello star system, squarci urbani della Big Apple o di Amsterdam. Si diverte a giocare e a mettersi in gioco Ludmilla Radchenko in questa personale che viene ospitata dal 18 settembre al 10 novembre 2010 nel Lu.C.C.A. Lounge e Underground del museo lucchese. L'esposizione, organizzata in collaborazione con Chiodini Arte, si compone di 13 opere su tela e sarà inaugurata alla presenza dell'artista sabato 18 settembre dalle ore 18. Donna di spettacolo, ma anche pittrice, Ludmilla, siberiana di origine, ha frequentato la Scuola di Belle Arti diplomandosi poi all'Istituto di Design in arte e moda.
Fin da giovanissima ha quindi iniziato a dipingere e sperimentare portando avanti, accanto al lavoro televisivo, la sua vera passione: la pittura. Per lei l’espressione artistica è un vero e proprio strumento di comunicazione e di interazione con il mondo, un codice espressivo che permette di manifestare pensieri e stati d’animo in modo non convenzionale per lasciare un segno per sé e per gli altri. Ne sono nate così tele che propongono atmosfere contemporanee reinterpretate in chiave rigorosamente pop.
Ludmilla propone delle composizioni che tendono a rivalutare l’oggetto, il feticcio o a trasformare, attraverso contaminazioni segnico-cromatiche, un volto in una forma che travalica ogni limite, che abbatte ogni barriera e va oltre ogni confine fisico o mentale. L’oggetto quotidiano viene riscattato e valorizzato a tal punto da essere posto a puro ornamento del suo lavoro. Anche i personaggi che ritroviamo nei suoi dipinti diventano qualcosa di diverso da ciò che sono o rappresentano. I suoi ritratti si trasformano in cartografie da studiare, mappe da indagare attraverso agili e imprevedibili rotture di stilemi troppo convenzionali.
Ne scaturiscono volti che mistificano all’infinito gli schemi legati alle riproduzioni in serie delle emozioni. In una società dove tutto è prestabilito, dove la trasgressione corrisponde a ciò che cinque decenni fa sarebbe stato definito statico e ordinario, Ludmilla respinge le false espressioni interiori e la prevedibile istintualità, esaltando il mondo esterno attraverso gli oggetti e gli archetipi dell’universo del quotidiano. Ludmilla Radchenko Nata in Siberia a Omsk nel 1978, vive e lavora a Milano.
Dopo quattro anni di studi presso la Scuola di Belle Arti, nel 1995 prosegue gli studi sia all’Istituto di Design sia all’Istituto del Cinema e Teatro. Nel 1999 si diploma in Arte e Design e parte per l’Italia, dove comincia a lavorare come modella, approdando poco dopo alla televisione. Tuttavia la passione per la pittura rimane forte e nel 2005 Ludmilla decide di voler seguire la sua vena pittorica a tempo pieno. Nel marzo 2007 esordisce con la sua prima mostra collettiva, insieme al pittore Rinaldo Dolfini, presso lo Studio Iroko di Milano sul tema “Gli Angeli Ribelli”.
Nel frattempo, dopo un viaggio di studi a Londra, prepara un’altra serie di quadri dedicata alla capitale inglese dal titolo “London Times”. Nell'estate 2008 nasce il progetto “L'arte di essere donna” che viene pubblicato come allegato speciale al numero di ottobre della rivista “Maxim”. Sempre ad ottobre espone il ciclo “L’Arte di Essere Donna” a Palazzo Venini, a Milano. Rientrata in Italia dopo un soggiorno a New York, a luglio 2009 presenta la serie “New York Underground”, che rimanda esplicitamente alla corrente pittorica della Pop art, presso lo Spazio Astoria a Milano e poi alla galleria svizzera “Salon des Arts”, presso il Casinò di Campione.
La mostra successiva è un tributo alla regina del Pop, Madonna. Ad ottobre espone nella Black Room del noto Hotel milanese Diana Majestic la serie “Madonna Live Style”. Nel frattempo è inserita in un’importante collettiva, “Imago Feminae”, l’annuale rassegna tortonese di pittura figurativa e arte visiva con il ciclo “Charmant Paris”. A novembre, in collaborazione con Silvia Pettinicchio di Wannabee Gallery, partecipa alla collettiva “Another break in the wall” organizzata per celebrare i vent’anni dalla caduta del muro di Berlino, mentre a dicembre si tiene una sua personale dal titolo “Amsterdam Temptation” alla Wannabee Gallery di Milano.
A febbraio 2010 è presente in una collettiva alla RDBR Gallery di Roma e viene scelta per partecipare alla “Cow Parade 2010” di Roma. L’artista realizza “Lady Candy Pop”, una mucca che è diventata un pezzo cult della manifestazione internazionale. A fine marzo è presente anche ad “Arte Accessibile Milano” mentre ad aprile, durante il Salone del Mobile, espone presso lo spazio di design “Robertaebasta” in zona Brera. Sempre in occasione del Salone del Mobile, le viene proposto di partecipare al progetto di una installazione artistica per l'azienda Gobbetto alla Triennale di Milano, dove l'artista presenta due opere di un gigantesco patchwork.
Successivamente inizia una collaborazione anche con l'azienda PiQuadro Luce. A giugno espone in una mostra legata al design a Palazzo Felici, a Cagli. A fine luglio partecipa al Festival Summer Jamboree a Senigallia con “Pop Fiction Fifty”, allestita nello Spazio Marcheshire Goormet e alla Galleria Expo Ex. Questo autunno sarà impegnata con il Concorso-Esposizione GemlucArt nel Principato di Monaco e al Teatro alla Scala di Milano, nella Sala dedicata Foyer, con una personale.