Mihajlovic: ''Cambieremo qualcosa e tireremo fuori gli attributi''

Mister Mihajlovic è consapevole del momento negativo e continua a spronare i suoi venendo incontro ai metodi adottati sino ad ora nello spogliatoio "Ho sbagliato ad arrabbiarmi, serve dialogare, la colpa è mia, ma a Genova faremo una grande partita"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 settembre 2010 15:07
Mihajlovic: ''Cambieremo qualcosa e tireremo fuori gli attributi''

“Sicuramente cambieremo qualcosa” punto, silenzio, attesa delle prime domande. Esordisce un Sinisa Mihajlovic sereno e quasi sorridente, a dispetto del momento mostrando grande convinzione e tranquillità. "Quando sono arrivato a Catania - ricorda - eravamo con un piede e mezzo in Serie B poi abbiamo perso con il Livorno ed eravamo nel baratro, ma le cose sono migliorate ed abbiamo fatto un gran campionato. Tutti hanno momenti difficili, chi all'inizio chi a metà e chi alla fine, certo qualcosa deve cambiare e lo sanno anche i giocatori" "Voi avete guardato davanti - commenta - e davanti non abbiamo segnato, io ho guardato anche dietro e Gamberini e Kroldrup mi sono piaciuti molto, noi non abbiamo sofferto con Lecce e Napoli, ha sofferto più la Sampdoria dal Napoli". "Perdere un calciatore come Jovetic sicuramente è una bella botta - ha detto il mister - ma piangersi addosso non serve a niente, non cerco alibi, non voglio, chi non c'è, non c'è ci sono gli altri e devono dare tutto anche loro.

Nessuno si aspettava questa classifica dopo tre giornate di Campionato. I problemi esistono per essere risolti, non dobbiamo buttarci giù, ma continuare a lavorare serenamente senza mollare mai. Contro la Lazio i primi trenta minuti abbiamo giocato bene, poi purtroppo ci siamo allungati perdendo l'equilibrio di squadra - spiega Mihajlovic - se volete ve lo spiego, ma magari non vi interessa, oppure può piacervi ma potreste non capirlo (e sorride): giocando solo sugli esterni, o questi sono inesauribili oppure devi sfruttare il momento buono e poi vivere su un precario equilibrio perché se si sono stancati non rientrano e la squadra si divide in due”. “Noi lavoriamo sul 4-2-3-1, ma a Genova scenderemo in campo con un centrocampista in più in mezzo al campo - anticipa - ecco, ora ve l'ho detto, ma lo vedrete, dovete aspettare ancora un po', un po' di più perché si giocherà la sera”.

Il nome più gettonato è quello dello scalpitante Donadel che può fare realmente numero in mezzo al campo con la giusta motivazione espressa anche durante il ritiro e con la caparbietà di voler restare in viola, attaccato alla maglia che indosserebbe volentieri da titolare. “Non credo sia un problema di motivazione - ha proseguito il mister - ognuno ha il suo carattere, a Catania ad esempio mi inc... davvero e in questo modo stimolavo i miei ragazzi, qui se alzo la voce non dico che si mettono a piangere, ma quasi.

Ho capito che per creare motivazione serve dialogo e non arrabbiarsi, sono stati abituati così e sono io che devo adattarmi. Siamo in un momento di difficoltà, ma siamo consapevoli della nostra forza. Noi ci siamo cacciati in questa situazione e noi ci tireremo fuori”. Possibile spazio per il rientrante Santana? Non lo dice espressamente il mister ma con una parabola racconta della sua esperienza con Maxi Lopez a Catania "l'ho fatto giocare anche se era al 30% perché solo così puoi recuperare chi non è in condizione, io non credo a chi aspetta, bisogna rischiare, fare attenzione ai rischi e preservare il giocatore da sovraccarichi, ma solo scendendo in campo e lavorando gradualmente si possono recuperare le forze utili, non possiamo permetterci di aspettare i tempi di recupero, che poi altrimenti rientrano ed è tardi per tutto.

Siamo calciatori, capitano i momenti difficili e capitano gli infortuni, altrimenti facevamo i ragionieri e questi problemi non c'erano" Parentesi sull'episodio del rigore battuto da Ljajic, con Vargas che si era proposto di tirare: "Se c'è un regolamento si rispetta, non esiste che se c'è un primo rigorista, poi batta un altro. Con me non succede, mi è già successo e poi c'è stato un casino. Le regole le facciamo per rispettarle, altrimenti non ha senso farle e poi ognuno fa come crede". Frey o Boruc a Genova? “Non posso dirvi tutto”.

Donadel come lo ha visto? “Marco per me è sempre stato un titolare”. Il Genoa? “Sappiamo che Genova è una trasferta difficile. In casa ha sempre fatto ottimi risultati. Andremo là per portare a casa un risultato positivo, occorre tirare fuori i.. attributi e lo faremo”. "Sono convinto che faremo una grande partita - conclude Mihajlovic - ne sono certo" AL

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