Il 18 settembre dalle ore 18:00 presso la Galleria d'Arte Roos, Piazza Terra Madre (Piazza della Biblioteca), Greve in Chianti . Evento patrocinato dal Comune di Greve in Chianti. “Il percorso d'indagine intrapreso dall'artista Lorenzo Vadi – spiega la curatrice della mostra, Stefania Rinaldi - si conclude con un evento che racchiude in se il senso finale della ricerca portata avanti ormai da alcuni anni, sintesi del pensiero che riporta l'oggetto d'uso ad una dimensione simbolica, ma sopratutto temporale e intima” Verrà presentata una composizione formata da pannelli riuniti in una sola opera di 12 metri per 1,20 di altezza “I singoli tasselli – spiega ancora Rinaldi - si uniscono in un puzzle che segue un preciso disegno e ordine, stabilito dall'artista ma, come un essere vivente in continuo mutamento, l'opera diventa installatoria e l'aspetto originale muta.
Nel corso dell'evento l'artista permetterà al pubblico di scomporre l'intero e portare via un pezzetto con la promessa di custodire il tassello fino ad una sua richiesta di riunire il dipinto. Il vincolo che viene richiesto come condizione necessaria per prendere parte attivamente al compiersi dell'evento crea una connessione tra i custodi dei frammenti, che si impegnano anche a comunicare il percorso delle parti negli anni, aggiornando l'indirizzo di collocazione in un forum creato dall'artista”. “Cosi sarà cura di ognuno preservare l'interezza dell'opera – conclude la curatrice - e la temporalità espressa già nella scelta dei singoli oggetti rappresentati: scarpe, borse, bottiglie che ruotano e si ricompongono esse stesse guidate dall'artista.
Ci pone davanti agli occhi domande sulla durata della vita, sull'usura che il tempo conferisce all'oggetto e all'essere umano che lo crea, sulla remota ma affascinante possibilità di comprimere lo spazio e il tempo” Lorenzo nasce a Firenze, nel 1976, diplomato in Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze, sviluppa fin dagli anni del liceo un'attività pittorica, che lo porta ad affinare diverse tecniche. Negli anni, dopo aver raggiunto la maturità tecnica, si discosta dalla figurazione classica per intraprendere un suo personale stile, senza però rinunciare all'uso del colore ad olio e al soggetto che lo ha affascinato e accompagnato negli studi accademici: la composizione degli oggetti.
Elementi di affezione, scarpe, sedie, bottiglie, utensili ed abiti affastellati in un disordine costruito. Visioni domestiche, angoli intimi, scorci di garage oppure serie ordinate di vasellame, pentole, lampade e pennelli. Oggetti usati che raccontano vita quotidiana, vestiti poggiati in un angolo in attesa di essere di nuovo indossati. Riferimenti sociali, richiami critici al mondo dei consumi e della modernità liquida per usare la definizione che Zigmut Bauman conia per descrivere l'attuale società. Apertura al pubblico: Dal 19 settembre al 30 settembre 2010