Non sarà più Paolo Carignani a salire sul podio per l’opera di Strauss, ma RALF WEIKERT: il Maestro italiano ha dovuto infatti rinunciare all’impegno, con molto rammarico, per ragioni di salute legate ai postumi di un recente intervento chirurgico alla spalla. Al suo posto una bacchetta di grande esperienza specie in questo repertorio: Weikert, austriaco, allievo di Hans Swarowsky (come Zubin Mehta), insignito del premio Karl Böhm nel 1975 dallo stesso mitico direttore, è uno specialista di Wagner e Strauss; direttore principale e musicale dell’Opera di Bonn, di Francoforte, di Zurigo, dell’Orchestra del Mozarteum e del Landestheater di Salisburgo, è stato applaudito al Met come a San Francisco, e tiene master di perfezionamento alla Lucerne University of Music; ha diretto proprio Salome a Helsinki, ma anche Elektra e Ariadne a Stoccolma e in Giappone, oltre a due interi cicli del Ring alla Finnish National Opera.
Sarà questa l’occasione per il suo debutto sul podio del Maggio Fiorentino. Il Maestro Weikert si è reso subito disponibile, e in settimana inizierà le prove con l’Orchestra del Maggio e con i cantanti, già impegnati scenicamente con la regia di Robert Carsen, il geniale e raffinato regista canadese che a Firenze è stato acclamato con due spettacoli straordinari come Fidelio diretto da Paavo Järvi e Elektra con Ozawa: nella sua lettura, l’azione dell’atto unico si svolge nel caveau di un casinò, simbolo di corruzione e morbosa decadenza materialistica, in un allestimento coprodotto con il Teatro Regio di Torino e con il Teatro Real di Madrid.
Nei ruoli principali, Janice Baird (Salome), Kim Begley (Erode), Irina Mishura (Erodiade), Mark S. Doss (Jochanaan). I biglietti per le quattro recite (7, 10, 12, 15 ottobre) del capolavoro straussiano sono disponibili al botteghino del Teatro Comunale, online e su tutti i canali di vendita. Il consiglio è di affrettarsi, se si vuole essere certi di assistere ad una “Danza dei sette veli” che riserverà più di una sorpresa. GIOVANNI VITALI