Sui trent’anni, ben vestita, dall’aspetto curato e dai modi eleganti: è la descrizione della donna che ieri mattina in via Caponsacchi ha tentato di raggirare una 74enne che camminava per strada aiutandosi con un bastone. Questo particolare ha dato lo spunto alla truffatrice che si è avvicinata in strada alla potenziale vittima, presentandosi subito come una vecchia conoscente della parrocchia, per poi proporle un liquido miracoloso in grado di guarire tutti i suoi dolori. La donna però si è insospettita e appena la sua aguzzina le ha chiesto di accompagnarla a casa per farle bere il fantomatico fluido, si è allontanata con una scusa e ha dato l’allarme al 113 dall’interno di un bar in piazza Giannotti.
La malvivente, capito di essere stata scoperta, si è data alla fuga. La polizia ora indaga sulla base della testimonianza della richiedente che è riuscita a sventare l'ormai nota truffa messa in atto tramite la proposta di fluidi miracolosi a persone anziane. Nella mattinata odierna personale del Commissariato di Empoli ha tratto in arresto in flagranza di reato due cittadini italiani per il reato di truffa aggravata in concorso in danno di una anziana persona. Nello specifico, da una prima ricostruzione dei fatti, la coppia, secondo uno schema ormai collaudato e noto con il nome di truffa “c.d.
dello specchietto”, mentre transitava in questa via Sanzio a bordo di un’autovettura Fiat 600, costringeva l’autovettura, condotta da un signore di 87 anni, che poco prima aveva effettuato il sorpasso della macchina con a bordo i due, a fermarsi lamentando che l’uomo aveva danneggiato la Fiat 600 durante la manovra. La coppia riusciva a raggirare l’anziano richiedendo la consegna a titolo di risarcimento del danno di Euro 200,00, con la promessa di chiudere sul posto la vicenda piuttosto che interessare la compagnia di assicurazione.
L’anziano, in palese imbarazzo e difficoltà, consegnava l’unica banconota in suo possesso del taglio da 50,00 Euro, quando l’intera vicenda veniva notata da un poliziotto che si trovava a transitare in zona, il quale intuiva cosa stesse succedendo. La donna, vistasi scoperta, tentava di riconsegnare la banconota alla vittima, ma veniva prontamente bloccata dal poliziotto che nel frattempo aveva fatto intervenire sul posto una volante del Commissariato. I due, di anni 48 e 47, originari della Campania, con precedenti specifici, dopo le formalità di rito, venivano condotti presso le camere di sicurezza della Questura in attesa della celebrazione del processo per direttissima fissato per domani.
Sono in corso attive indagini in collaborazione con la locale Squadra Mobile finalizzate a verificare il coinvolgimento della coppia in analoghi episodi avvenuti nell’ultimo periodo nella provincia di Firenze. Ieri il personale dipendente della Questura di Lecco ha eseguito ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di una cittadina di nazionalità romena di anni 31 rintracciata presso un campeggio ubicato nel territorio di propria competenza. La misura è stata adottata dal G.I.P.
presso il Tribunale di Firenze a seguito di una indagine portata a termine da personale del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Firenze già nei mesi di giugno – luglio 2010; attività investigativa che aveva peraltro portato alla emissione di altri quattro provvedimenti analoghi a carico dei sodali. Il provvedimento originario emesso nei confronti della donna prevedeva l’obbligo di dimora, misura adeguata alle responsabilità penali della stessa. La misura era stata già eseguita in data 5.8.2010 dal Settore Operativo del Compartimento Polfer in Bologna che aveva rintracciato la donna presso la Stazione FF.SS.
della città; quest’ultima, nell’occasione, aveva fornito un recapito per l’esecuzione dell’obbligo di dimora mai raggiunto dalla stessa e quindi per questo motivo reso vano. Alla luce di questo ultimo evento il giudice competente ha quindi sostituito l’obbligo di dimora con la custodia cautelare in carcere. La straniera aveva contribuito alla associazione per delinquere finalizzata alle truffe su noti siti di “ecommerce” prestando la propria opera al fine di gestire la immissione di annunci di vendite sui predetti portali, oltre a collaborare nella movimentazione del denaro che passava attraverso carte di credito ricaricabili, conti correnti per poi giungere nella disponibilità dei promotori e degli associati stessi.
La cittadina romena è stata associata presso la Casa Circondariale di Como a disposizione dell’A.G.