8 settembre 2010 – Erano in 700 stamani davanti alla sede del corso di laurea di Disegno Industriale in via Vittorio Emanuele, per partecipare al test di ammissione che comprende 690 domande. Ne saranno ammessi 150, più 10 studenti non comunitari e 5 studenti cinesi nell’ambito del progetto "Marco Polo". I corsi inizieranno a fine settembre. La nuova sede universitaria in costruzione in via Pertini, comprende aule, laboratori, servizi agli studenti e un auditorium per un totale di 5mila metri quadri.
Attualmente è stata conclusa la struttura esterna e si sta procedendo con la realizzazione delle murature interne e degli impianti. La fine dei lavori è prevista nel 2011. "Oltre ai 150 nuovi iscritti che selezioneremo con il test di oggi – ha commentato il Prof. Massimo Ruffilli, Presidente del Corso di Laurea Magistrale in Design – ne abbiamo altri 150 iscritti al corso di laurea magistrale, il più frequentato in Italia, per il quale non è previsto il numero chiuso". "E’ un dato importante – ha commentato il Sindaco Alessio Biagioli – che conferma la validità del nostro investimento nell’ospitare il corso di laurea.
I 700 che stamani hanno affollato i locali di via Vittorio Emanuele ci dicono che la nuova sede universitaria è stata una scelta giusta e necessaria, con la quale soddisfiamo le esigenze di tanti giovani che vogliono affacciarsi al mondo del lavoro con una formazione adeguata. Ci auguriamo che il nostro impegno non sia vanificato da tagli alla didattica, ma che gli investimenti continuino da entrambe le parti, dando così una risposta qualificata, pubblica, ad un settore che ha grandi potenzialità di sviluppo". "Il test e' nullo, la graduatoria non e' valida e quindi gli studenti che hanno partecipato devono essere tutti ammessi alla facoltà".
Lo chiedono gli studenti dell'Unione degli universitari, patrocinati dagli avvocati Michele Bonetti e Santi Delia che avanzano tale istanza nel ricorso che si giudicherà nei prossimi giorni. Gli studenti sono promotori di un ricorso al Tar della Toscana perche' durante i test di accesso a medicina e odontoiatria in due aule era rimasta appesa la Tavola periodica degli elementi. Secondo gli Avvocati Delia e Bonetti la presenza delle tavole avrebbe aiutato i candidati nella risoluzione degli 11 quesiti di chimica, favorendoli rispetto a quelli che hanno sostenuto la prova nelle altre aule e vi sono gli estremi per ottenere nell’immediato un provvedimento favorevole per tutti gli studenti ricorrenti.
Riferiscono i rappresentanti dell’Udu: “Almeno 20 studenti hanno già firmato il ricorso e continuano ad arrivare adesioni. Chiediamo di sospendere la graduatoria e annullare il test. E, considerando che trovare un correttivo è praticamente impossibile, il risultato finale potrebbe essere l'ammissione alla facolta' di tutti i partecipanti al test. Questo e' il nostro obiettivo legale e politico''. Intanto la protesta dilaga anche nel web.