“Basta discriminazioni tra province toscane nel sistema dei trasporti pubblici locali”. A denunciare una situazione di disparità che dura ormai da anni è il gruppo Udc in consiglio regionale della Toscana e il suo presidente Giuseppe Del Carlo. “La manovra finanziaria – sottolinea - dal primo gennaio obbliga a un taglio di 200 milioni di euro per il trasporto pubblico locale, cioè il 40% degli attuali trasferimenti statali alla Toscana – dice il capogruppo Udc -. Questo significherà, come già annunciato dall'assessore Ceccobao, ridisegnare i servizi, aumentare le tariffe, rivedere la rete nell'ottica del risparmio”.
Il rischio è di accentuare ancora di più le ingiustificate disparità di attribuzione delle risorse alle province e di conseguenza non garantire uguale qualità del servizio ai cittadini toscani. Per esempio a Vaibus Lucca nel 2009 sono stati assegnati 13.813.413 chilometri: se avesse il corrispettivo uguale a quello di Livorno, ossia 0,65 €/km in più, avrebbe ricevuto una cifra annua maggiorata di circa 9 milioni di euro. Tale cifra che avrebbe consentito a Clap e Lazzi nei cinque anni di gara di pareggiare le perdite.
“La questione prettamente economica – aggiunge Del Carlo – incide sulla tipologia del servizio e di conseguenza sulla vita degli utenti che vengono discriminati in base a dove vivono e senza una reale giustificazione”. Il gruppo Udc ha presentato un'interrogazione in merito alla giunta regionale, chiedendo come intende tutelare il trasporto pubblico locale in vista dei tagli e se procederà a una più equa distribuzione delle risorse. A Firenze 5 Nidi a gestione mista diventeranno a gestione diretta del Comune e precisamente: la Coccinella, l’Arca di Noè, il Girasole, il Grillo Parlante e il Pinocchio.
In questi nidi il nuovo modello organizzativo prevede la presenza di 9 Educatrici/Educatori full time e 3 part time, mentre per quanto riguarda il personale esecutore si prevedono 4 esecutori full time e 2 part time. Con questa operazione si ha una riduzione complessiva del personale impiegato all’interno dei nidi sia esso educatore che esecutore e in questo caso con un forte aggravio di carico di lavoro. "Ci troveremo alla riapertura di Settembre con una situazione ancora più complessa, per vari motivi -spiegano da RdB PubblicoImpiego, aderente all'Unione Sindacale di Base- il primo fra tutti il non aver bandito ed espletato il concorso per Educatore, il che produrrà una crescita esponenziale di lavoro precario all’interno dei nidi.
Si troverà sicuramente la scusa che le responsabilità ricadono sulle scelte del Governo Nazionale, ma crediamo che al di là di questo molte responsabilità siano da ricondurre anche nella gestione locale del servizio". Con una nota del 27 agosto 2010 Poste Italiane ha comunicato la non operatività dell’Ufficio Postale di S. Ellero per problematiche relative alla sicurezza a far data dal 7 settembre 2010. I Sindaci di Pelago e Reggello hanno tempestivamente scritto una lettera con cui chiedono tempi certi per la riapertura dello sportello e contestano la scelta di assegnare il servizio all’Ufficio postale di Rignano.
S.Ellero è infatti un centro abitato diviso tra i comuni di Reggello e Pelago, molto lontano da entrambi le sedi comunali. I servizi in quest’area assumono il carattere dell’essenzialità , vista tra l’altro la presenza della stazione ferroviaria. Questo ufficio serve non solo la frazione di Sant’Ellero, ma anche quella parte del comune di Pelago che va da Fontisterni a Carbonile. “Siamo molto preoccupati per questa notizia, - ha dichiarato il Sindaco di Pelago Renzo Zucchini-; Sant’Ellero non può perdere questo importante servizio.
Chiediamo a Poste Italiane di intervenire celermente per riattivare il servizio”