Si era specializzato in “rapine a giovani coppiette”, che aggrediva sorprendendole su strade isolate nell’immediata periferia di Arezzo. Travisato dal cappuccio di una felpa, aggrediva i giovani che si appartavano in auto per ricercare attimi di intimità e, sotto la minaccia di una pistola, poi recuperata e risultata giocattolo, si faceva consegnare, dalle vittime spaventate, telefoni cellulari e portafogli. La Squadra Mobile di Arezzo, dopo aver “investigato” anche con “coppiette di poliziotti”, ha individuato il rapinatore seriale e recuperato parte del bottino, arrestandolo con un’ordinanza di custodia in carcere. Ben tre rapine sono state scoperte ed attribuite all’uomo, un quarantenne albanese, “cliente” già conosciuto dagli investigatori della Polizia.
Aggrediva e rapinava le coppiette in cerca di intimità
La Squadra Mobile di Arezzo, dopo aver “investigato” anche con “coppiette di poliziotti”, ha individuato il rapinatore seriale e recuperato parte del bottino, arrestandolo con un’ordinanza di custodia in carcere.