ABI: alla presidenza Giuseppe Mussari

Un senese neopresidente dell'Associazione bancaria italiana. Soddisfazione della Fondazione per la designazione. Intanto ad Arezzo la banca è coinvolta nel commissariamento di Eutelia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 luglio 2010 23:47
ABI: alla presidenza Giuseppe Mussari

Soddisfazione per la designazione del presidente di Banca Monte dei Paschi di Siena, Giuseppe Mussari, alla presidenza dell’Abi, viene espressa dal presidente della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Gabriello Mancini. “Esprimo i miei più sentiti complimenti al presidente Giuseppe Mussari – rileva Mancini – per la designazione a presidente dell’Abi, certo che saprà svolgere questo nuovo incarico con quelle doti di capacità, professionalità ed equilibrio che fin ad oggi hanno caratterizzato il suo impegno, prima come presidente della Fondazione Mps e poi ai vertici di Banca Monte dei Paschi di Siena.

In questo momento di grandi difficoltà per il panorama economico e finanziario che coinvolgono anche il mondo bancario, c’è bisogno di grande coesione e di persone in grado di creare consensi e condivisioni, di aiutare ad adottare scelte che non siano penalizzanti e che favoriscano il consolidamento ed il rilancio degli istituti di credito e dell’economia tutta. L’indicazione di Mussari alla presidenza dell’Associazione Bancaria Italiana contempera a queste esigenze e molto volentieri a lui formulo i più sentiti auguri di buon lavoro nello svolgimento di questo nuovo, prestigioso compito.

Ma voglio anche esprimere la soddisfazione nel constatare che è la seconda volta, il primo fu il presidente Piero Baruccci, che un presidente di Banca Mps viene scelto per un così alto incarico, segno del rilievo e della considerazione che l’istituto senese riveste da sempre nel panorama bancario italiano. Un fatto che deve costituire motivo di orgoglio per tutta la città di Siena". “Rivolgo a Giuseppe Mussari i migliori auguri di buon lavoro per il nuovo incarico che da oggi lo vedrà alla presidenza dell’Abi.

Un riconoscimento meritato per il lavoro fatto a Siena prima alla guida della seconda Fondazione bancaria italiana e ora della Banca Mps, terzo gruppo creditizio nazionale”. È il commento di Franco Ceccuzzi deputato Pd e membro della commissione Finanze della Camera, per l’insediamento alla presidenza dell’Abi di Giuseppe Mussari, presidente di Banca Monte dei Paschi di Siena. “L’agenda di Giuseppe Mussari – dice Ceccuzzi – è fitta di temi cruciali per il paese: maggiore tutela della clientela al dettaglio; riduzione dei costi per i correntisti; le nuove regole previste da Basilea 3; la vigilanza europea; la leva fiscale per attenuare le perdite sui crediti deteriorati, la crescita delle sofferenze del sistema, arrivate a oltre 60 miliardi.

Infine Mussari dovrà occuparsi soprattutto del sostegno alla ripresa economica del Paese, della quale le banche sono un pilastro”. “In queste settimane – dice ancora Ceccuzzi – giungono a scadenza le moratorie sui mutui delle famiglie e delle Pmi. Coloro che ne hanno usufruito dovranno riprendere i pagamenti, anche se la situazione economica non è affatto migliorata. Si dovrà valutare se introdurre nuovi strumenti sospensivi per le situazioni ancora in difficoltà. Ventitre anni dopo il professor Piero Barucci, la Banca Monte dei Paschi torna ad esprimere la presidenza di Abi.

Allora era Istituto di diritto pubblico, oggi è una banca quotata che ha come maggiore azionista una Fondazione. Siena non era una anomalia, dieci anni fa, quando scelse la strada della difesa dell’autonomia della Fondazione e dell’indipendenza strategica della banca. Lo è ancor meno oggi - conclude Ceccuzzi - quando la crisi ha fatto riscoprire le virtù della banca commerciale tradizionale, che Mps onora dal 1472, e degli investitori di lungo periodo come le fondazioni”. Il 10 luglio 2010, giorno stesso dell’arresto del gruppo di amministrazione di Eutelia e, in particolare, di Leonardo Pizzichi, già presidente fino al recentissimo commissariamento e contemporaneamente sindaco revisore della banca fino a sette mesi fa, il Monte dei Paschi di Siena si è precipitato a ribadire la sua presa di distanza rispetto alla società aretina e la sua totale estraneità circa le vicende in cui è stata coinvolta. In proposito, il Dipartimento Nazionale Lavoro dell’Italia dei Valori e l’Italia dei Valori di Siena ravvisano la necessità e l’urgenza di rivolgere agli Organi della Banca Senese le seguenti specifiche e pubbliche domande: "Qual è l’ammontare reale del credito concesso dalla banca a Eutelia nel corso degli anni e, in particolare, il debito attuale ammonta effettivamente a quegli iniziali 20 milioni circa di cui ha sempre parlato la stampa, oppure, secondo autorevoli fonti, è di gran lunga maggiore? E quali sono state le forme e/o modalità di concessione, magari con l’intervento e/o il tramite di altre società e soggetti? La Banca conferma o meno di avere tuttora il possesso di circa il 2% delle azioni Eutelia e conferma tuttora che si tratta di un pegno a fronte dei crediti concessi?"

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