Prima assoluta di ANAÏS NIN (10, 12 luglio), del compositore olandese Louis Andriessen su testi di una delle più controverse scrittrici del Novecento, affidandosi all’interpretazione di Cristina Zavalloni. Concerto del pianista polacco Rafal Blechacz vincitore del Premio Internazionale “Accademia Musicale Chigiana” (13 luglio). Ute Lemper nel suo nuovo spettacolo “Last Tango in Berlin” (14 luglio). “Piccoli Amori”, due operine sul tema dell’amore: “La princesse Jaune” di Camille Saint-Saëns e “La scuola di guida” di Nino Rota (15 e 16 luglio).
Chiusura sabato 17 luglio con Alexander Lonquich, pianista e direttore dell’Orchestra da Camera di Mantova, per una maratona musicale con l’esecuzione dei Cinque concerti per pianoforte e orchestra di Beethoven. L’Orchestre des Champs Elysées diretta da Philippe Herreweghe, insieme al Collegium Vocale Gent e Accademia Chigiana Siena, inaugura con la monumentale Missa Solemnis op. 123 di Beethoven la 67ª Settimana Musicale Senese venerdì 9 luglio alle ore 21.15 nella Chiesa di Sant’Agostino.
L’esecuzione si avvale di un quartetto di voci soliste di spicco nel panorama europeo: Simone Schneider soprano, Gerhild Romberger mezzosoprano, Emiliano Gonzalez Toro tenore e Andrew Foster-Williams basso. Herreweghe torna dunque a Siena per il secondo anno consecutivo dopo l’Elias di Mendelssohn del 2009 che ha decretato il successo, al suo debutto, del Collegium Vocale Gent e Accademia Chigiana Siena. La Missa Solemnis in re maggiore op. 123 per quattro voci soliste, coro e orchestra venne composta da Beethoven nell’ultimo periodo della sua carriera artistica, ormai afflitto dalla sordità completa.
Così come con la Nona Sinfonia, dello stesso periodo, Beethoven rivoluzionò il campo sinfonico, con la Missa solemnis fece lo stesso nel repertorio della musica sacra. La Messa venne commissionata dall’arciduca Rodolfo d’Asburgo-Lorena, fratello dell’Imperatore, che a Vienna fu il suo più autorevole protettore e anche un munifico committente. L’arciduca Rodolfo chiese a Beethoven una Messa da eseguirsi in occasione della sua consacrazione ad arcivescovo a Colonia nel marzo del 1820 e Beethoven – dopo un lungo periodo di elaborazione - consegnò la partitura solamente nel 1824, anno della sua prima esecuzione che avvenne a San Pietroburgo.
In compenso, Rodolfo ricevette in omaggio un’opera di profondità spirituale senza precedenti, dove il confronto con Dio prescinde dalla mediazione della Chiesa per arrivare dritto all’uomo: una musica pari a una ‘montagna spirituale’, dove l’anima dell’uomo s’interroga sulla sua natura e su ciò che significa la presenza di Dio nella nostra vita. Di questa esecuzione si sottolinea in particolare la presenza del Coro Collegium Vocale Gent e Accademia Chigiana Siena. Costituito di recente dalla collaborazione fra Philippe Herreweghe e l’Accademia Musicale Chigiana, il Coro è il risultato della fusione paritetica fra le due illustri istituzioni: il Collegium Vocale Gent, fondato nel 1970 e interprete storico della musica barocca, e l’Accademia Chigiana, ricca di antiche tradizioni.
Animatore del Coro è Philippe Herreweghe che nel 1970 fondò l’ensemble Collegium Vocale Gent dedicandosi soprattutto al repertorio barocco, e nel 1991 l’Orchestre des Champs Elysées. Nikolaus Harnoncourt e Gustav Leonhardt si accorsero subito della straordinaria personalità del maestro e lo invitarono a partecipare al progetto di registrazione di tutte le Cantate di Bach. Il modo vitale e autentico con cui Herreweghe dirigeva ricevette ben presto l’entusiasmo della critica. Da allora, instancabile è la sua attività che lo ha portato a dirigere i suoi complessi in numerosissime tournée e incisioni discografiche.
Nel 1993 Herreweghe e il Collegium Vocale Gent sono stati nominati “Ambasciatori culturali delle Fiandre”. L’anno successivo ha ottenuto l’Ordine belga di Officier des Arts et Lettres e nel 1997 la laurea “honoris causa” dall’Università di Lovanio. Nel 2003 il Governo francese gli ha attribuito la “Légion d’Honneur”. La Settimana Senese proseguirà fino a sabato 17 luglio ospitando come di consueto artisti e complessi di fama internazionale, prestando particolare attenzione al teatro musicale contemporaneo.
A firmare la novità di questa 67ª edizione sarà il compositore olandese Louis Andriessen che sabato 10 luglio (replica lunedì 12) al Teatro dei Rozzi presenta in prima assoluta ANAΪS NIN, opera su testi di Anaïs Nin fra le più controverse scrittrici che il Novecento ricordi. Riconosciuto come il principale compositore olandese odierno e una delle figure centrali della nuova scena musicale internazionale, nominato compositore dell’anno 2010 da Musical America e titolare del prestigioso Composer Chair della Carnegie Hall di New York per la stagione 2009-10, Louis Andriessen ha scritto questa nuova opera su commissione di Accademia Musicale Chigiana e London Sinfonietta.
L’opera sarà affidata ai nove musicisti dell’ensemble strumentale Nieuw Amsterdams Peil e a Cristina Zavalloni apprezzata interprete per cui Andriessen ha scritto già diversi lavori. Capace di spaziare dal repertorio barocco al jazz, la Zavalloni vestirà i panni della protagonista, donna affascinante, cosmopolìta e dall’eleganza oriental-mitteleuropea, cresciuta tra l’Europa e New York, che nel cuore del Novecento scandalizzò l’ambiente letterario con la pubblicazione dei suoi racconti a contenuto erotico.
“La musica – racconta Andriessen - seguirà da vicino l’ironia, la disperazione e la passione di questa poliedrica e brillante autrice”. L’opera sarà registrata da Rai-Radio Tre. Martedì 13 luglio, nella Sala del Mappamondo di Palazzo Pubblico, sarà il pianista Rafal Blechacz a ricevere quest’anno il Premio Internazionale “Accademia Musicale Chigiana” giunto alla 27ª edizione e che dal 2009 si svolge sotto l’egida della casa automobilistica Mercedes Benz. Il premio è nato nella linea e nell’impegno culturale del fondatore, il Conte Guido Saracini, grazie al mecenatismo del dottor Rolf Becker, amico dell’Accademia Chigiana e di Siena; meritoriamente la Mercedes Benz ha proseguito tale impegno, volto a favorire i giovani, ma già affermati concertisti di pianoforte e violino, scelti da una giuria internazionale composta da critici musicali e dal Direttore artistico dell’Accademia Chigiana.
Blechacz, polacco, classe 1985, si è aggiudicato all’unanimità il primo premio al 15° Concorso Frédéric Chopin di Varsavia, insieme anche a tre premi speciali: quello della Radio Polacca per la migliore interpretazione delle mazurke, quello della Società Polacca Chopin per la migliore esecuzione della polacca ed il premio della Filarmonica di Varsavia per la migliore interpretazione del concerto. Nel 2006 ha stipulato un contratto in esclusiva per cinque anni con la Deutsche Grammophon per tre produzioni discografiche.
Il primo CD con i Preludi di Chopin, realizzato nel 2007, ha avuto il riconoscimento di “disco di platino”. Mercoledì 14 luglio il Teatro dei Rozzi ospiterà Ute Lemper straordinaria artista che accompagnata da Vana Gierig al pianoforte, Tito Castro al bandoneon e Steve Millhouse al contrabbasso, presenta il suo ultimo spettacolo Last Tango in Berlin, un viaggio da Berlino a Buenos Aires, da Brecht a Piazzolla. Sarà un omaggio al tango, ai suoi racconti d’amore, di vita, di morte, di fatalità e passione, intrecciando le diverse sonorità dello spagnolo, del portoghese, del francese, dell’inglese e del ‘suo’ tedesco.
I brani di Bertolt Brecht e Kurt Weill, le canzoni di Edith Piaf, di Jacques Brel, il tango di Astor Piazzolla, la musica di Nino Rota, insieme anche alla tradizione yiddish, compongono uno straordinario, suggestivo mosaico musicale. PICCOLI AMORI è l’originale titolo della serata di giovedì 15 luglio (replica il 16) al Teatro dei Rinnovati. In programma due operine di rara esecuzione in cui l’amore si manifesta con leggerezza e ironia: La princesse jaune di Camille Saint-Saëns, e La scuola di guida di Nino Rota.
La Princesse jaune (La Principessa gialla), opéra-comique in un atto su libretto di Louis Gallet, venne rappresentata per la prima volta all’Opéra di Parigi nel 1872 e si lega come ambientazione al gusto ‘orientale’ molto di moda nella Parigi di secondo Ottocento; interpreti di fama internazionale il soprano Maria Costanza Nocentini e il tenore Carlo Allemano. L’‘idillio musicale’ La scuola di guida si avvarrà di due cantanti d’eccezione: Raina Kabaivanska (che all’Accademia Musicale Chigiana tiene una delle classi di Canto dal 1998) e Giuseppe Sabbatini (anch’egli quest’anno docente dell’Accademia).
Scritto su testo di Mario Soldati, l’idillio fu commissionato a Nino Rota da Giancarlo Menotti per il Festival di Spoleto del 1959. Il musicista e lo scrittore avevano già collaborato in numerose occasioni e in fretta – l’incarico era giunto all’ultimo momento – scrissero questo ‘idillio’ di durata molto breve; la musica si caratterizza per lo stile inconfondibile di Nino Rota che inserisce una molteplicità di spunti desunti soprattutto dal repertorio leggero e popolare. Bruno Moretti ha ricostruito l’orchestrazione (andata perduta) sullo spartito originale per canto e pianoforte.
Giuliano Carella dirigerà l’Orchestra della Toscana, mentre la regia e l’impianto visivo saranno curati da Mietta Corli, raffinata scenografa con esperienze in tutti i principali teatri d’Europa; disegno luci di Guido Levi. Ancora Beethoven per chiudere la 67ª Settimana Musicale Senese: sabato 17 luglio nella Chiesa di Sant’Agostino ci sarà una vera e propria maratona musicale dalle 17,30 in poi con Alexander Lonquich, figura di spicco del pianismo internazionale, nella doppia veste di pianista e direttore dell’Orchestra da Camera di Mantova impegnato nell’esecuzione integrale dei concerti per pianoforte e orchestra di Beethoven, un percorso lungo 11 anni che va dal giovanile Primo concerto op.
15 del 1798 fino al Quinto concerto “Imperatore” op. 73 del 1809. Info: tel. 0577-22091. Prezzi dei biglietti: primi posti (platea e palchi di I e II ordine) € 25; ingresso (palchi di III e IV ordine) € 18; ingresso ridotto € 8. Fanno eccezione i concerti del 13 e del 17 luglio (posto non numerato) i cui biglietti costeranno € 18 intero / € 8 ridotto.