Questo CD costituisce la prima raccolta pubblicata sulla tradizione orale dell’Isola d’Elba, in particolare su quella relativa al canto. La Toscana ha infatti un ricchissimo patrimonio dei cosiddetti “beni immateriali” anche se gli stessi toscani sembra che non se ne rendano perfettamente conto. L’Isola d’Elba contribuisce a questo “patrimonio di famiglia” con varie forme di canto che spaziano dal più popolare stornello, alle ninne nanne, ai rispetti, ai canti di questua (maggi e befenate) fino ai canti religiosi (Piangi, Stabat Mater, Miserere, ecc.).
Questo disco è nato dall’appassionata collaborazione tra elbani cultori delle tradizioni popolari e musicisti “continentali” che hanno l’Elba nel cuore non solo come turisti. La voce dell’elbana Daniela Soria è l’interprete principale di questo disco che vede l’amichevole partecipazione dei Cori di Sant’Ilario e di San Piero oltre a ben sedici musicisti che hanno messo a disposizione la loro perizia strumentale e vocale per restituire su disco l’intenzione originaria delle antiche melodie.
Daniela Soria ha iniziato la carriera da bambina, apprendendo in famiglia le prime basi del canto e della teoria musicale. Più tardi intraprenderà lo studio del pianoforte classico e della tecnica vocale. Nel 1980 incontra la “compagnia degli alfredini” diretta da Sergio Rossi, con la quale collaborerà per quattro anni cantando e recitando negli spettacoli teatrali di memoria popolare. Dopo una serie di corsi di perfezionamento nello studio della tecnica vocale e dell’improvvisazione jazz con Fabrizia Barresi presso “Siena Jazz”, nel 1994 frequenta i seminari della Manhattan School of New York con Nency Marano e Harold Danko, organizzati da Veneto Jazz.
Dal 2003 fa parte dei solisti del coro gospel “Jubilee Shouthers” e del quartetto gospel “Deem Quartet”. Nel CD viene proposta un’ampia selezione di stornelli, serenate, ninne nanne, befanate e carnevali diffusi nel territorio elbano che, un tempo, erano elemento essenziale di una socialità oramai rara. Particolare attenzione è stata rivolta alla tradizione dei “Maggi” dei quali all’Elba se ne rintracciano sia di origine molto antica che più recente. Il titolo della pubblicazione prende spunto da “L’isola verde”, operetta scritta da Giuseppe Pietri nel 1929 e dedicata alla sua terra natia.
Lo stesso Pietri non disdegnò di dedicarsi al repertorio popolare, seppure con arrangiamenti colti, componendo ad esempio “La canzone alle bimbe elbane”, naturalmente qui riproposta con il testo di Mario Colivicchi. Per la prima volta su disco sono quattro brani di Giuseppe Pietri che danno sicuramente un notevole valore aggiunto alla pubblicazione. Tre struggenti serenate ed una mazurca che per alcuni minuti fanno rivivere melodie, arie ed immagini dell’Elba degli anni Venti e Trenta dello scorso secolo. Un libretto di 32 pagine in italiano ed inglese con testi sulla tradizione elbana, con la presentazione dei brani e con i relativi testi, arricchisce ulteriormente il prodotto rendendolo usufruibile ad un pubblico più vasto. Distribuito nei negozi specializzati, librerie ed edicole.