Consolidare il proprio ruolo per far contare di più le autonomie locali, far sentire la propria voce a tutti i livelli. È questo, in estrema sintesi, l’obiettivo verso cui dovrebbero essere canalizzate le energie di Anci Toscana secondo i Comuni soci. Il dato emerge dalla seconda edizione dell’Audit "Io l’Anci la vedo così..." e si pone significativamente in controtendenza con quanto registrato nella prima edizione dell’indagine (2007), quando la richiesta della maggioranza degli intervistati all’Associazione era quella di un rafforzamento delle attività di servizio e assistenza. La nuova edizione dell’Audit è stata realizzata negli ultimi mesi del 2009, in gran parte approfittando della presenza degli amministratori alla XIII Assemblea congressuale di Anci Toscana del 30 settembre.
Sono stati 70 i questionari restituiti, di cui più della metà compilati da sindaci (rispetto all’Audit del 2007 questi ultimi sono aumentati del 20%, raggiungendo il 56,3% del totale). Tre le aree in cui era suddiviso il questionario (più una dedicata alla raccolta di informazioni di base sugli intervistati): la prima è relativa ai servizi offerti ai Comuni, la seconda alle attività e strumenti di comunicazione, la terza al ruolo di Anci Toscana. Servizi offerti ai comuni Una buona parte degli intervistati (43%) dichiara di avere una buona conoscenza dei servizi che Anci Toscana offre ai propri associati.
Accanto a questi si colloca un altro 48% che, pur dichiarando di conoscere le attività, manifesta l’esigenza di avere maggiori informazioni, in quanto ritiene di averne bisogno (64,4%) o di avere interesse a stare in contatto con Anci Toscana (35,6%). Il 52% degli intervistati dichiara di aver partecipato a iniziative di Anci Toscana nell’ultimo anno. Inoltre, quasi l’85% degli intervistati ritiene che i servizi offerti da Anci Toscana ai propri soci siano molto o abbastanza utili. Comunicazione Nel 43,5% dei casi gli intervistati dichiarano di preferire la casella di posta elettronica come strumento di contatto (nel 2007 era segnalata solo dal 13%).
Il 19% indica invece incontri, seminari, convegni, che evidentemente soddisfano esigenze comunicative assai differenti. La nuova versione del giornale Aut&Aut viene considerata migliore della precedente dal 60% degli intervistati, mentre il Bilancio sociale di Anci Toscana è ritenuto dal 47% degli intervistati uno strumento utile ad accrescere la trasparenza e a diffondere le iniziative dell’associazione. Più dell’87% giudica l’attività di comunicazione di Anci Toscana - in cui l’associazione ha “storicamente” investito risorse importanti - in modo decisamente positivo. La mission di Anci Toscana L’81,5% degli intervistati ritiene che la presenza di Anci Toscana sia politicamente opportuna, mentre un 17% la considera utile soprattutto per l’apporto tecnico e professionale fornito ai comuni.
Il 47% vorrebbe che si aumentassero le occasioni di incontro e confronto tra i comuni, il 36% i servizi di assistenza professionale e il 14% vorrebbe ricevere più informazioni: una risposta che contrasta con i risultati dell’Audit 2007, quando il 46% voleva accrescere i servizi di assistenza e il 35% le occasioni di incontro fra le amministrazioni. La nuova tendenza trova conferma nel fatto che oggi più del 68% degli intervistati ritiene che Anci Toscana in futuro debba far sentire sempre più la sua voce sia su base regionale che nazionale, mentre il 30% punta su aspetti più tecnici e invita a rafforzare le attività di servizio per le autonomie locali (nel 2007, invece, il 50% degli intervistati chiamava Anci Toscana a puntare sulle attività di servizio e il 42% sul rafforzamento del proprio ruolo politico).
(ob)