"Trentatre milioni di euro. E’ questa la cifra che manca dal bilancio del Comune di Firenze a causa dei mancati trasferimenti da parte dello Stato”. E’ quanto fa sapere il presidente della commissione bilancio Massimo Fratini dopo che stamani in commissione è stato ascoltato l’assessore al bilancio Angelo Falchetti. “Sono solidale – ha detto Fratini - con i 510 sindaci della Lombardia che sono scesi in piazza per rivendicare più risorse per i comuni attraverso il federalismo fiscale.
Il governo, prima chiede ai comuni di certificare le spese di cui la legge prevede il rimborso integrale e poi taglia o diminuisce sensibilmente i soldi dovuti che i comuni hanno già messo in bilancio. E’ l’ora di cambiare rotta. Non solo il Comune non può più utilizzare la leva dell’Ici sulla prima casa, ma il passaggio da entrata diretta a trasferimento, mina alla base la capacità di autonomia dei comuni. Alla faccia del federalismo fiscale. Il governo – ha spiegato Fratini - ci deve dire una buona volta che tipo di federalismo fiscale vuole.
I comuni sono legati mani e piedi ai trasferimenti dello Stato che non arrivano o sono trasferiti con ritardi pesantissimi e soprattutto non prevedibili. A causa di questo molti comuni, non avendo liquidità di cassa, pagano con molto molto ritardo. Il comune di Firenze fino ad oggi è riuscito a rispettare le scadenze di pagamento, ma fino a quando lo potrà fare?”. E’ quanto si domanda Massimo Fratini. Questi i numeri dei mancati trasferimenti da parte dello stato che riguardano il Comune di Firenze. RIMBORSO ICI PRIMA CASA Anno 2008: euro 4.463.800. Anno 2009: 13.272.709 Totale 17.735.509 ICI FABBRICATI RURALI: Anno 2009 euro 2.380.318 ICI IMMOBILI DI TIPO “D”: vari anni - euro 8.100.916 Costi della politica: Anno 2008: euro 1.986.562 Anno 2009: euro 3.121129 TOTALE COMPLESSIVO OLTRE 33 MILIONI DI EURO "A questi numeri - ha spiegato Fratini - vanno sommati i mancati trasferimenti per gli uffici giudiziari.
La spesa per gli uffici giudiziari per il comune di Firenze ammonta a oltre 11 milioni ogni anno. Per queste spese il governo rimborsa circa il 60-65% in tempi che non sono mai certi. Queste cifre sono inaccettabili. Occorrerà un forte impegno da parte di tutti: giunta, consiglio, commissioni, anci, partiti. Ognuno per quanto di competenza deve fare la sua per cercare di sollecitare il governo Berlusconi a modificare la linea di condotta fin qui seguita e, dando ai comuni ciò che prevede la legge, possa garantire l’effettivo governo del territorio".
(lb)