Sangue: se ne dona sempre di più, ma non basta mai, perché il bisogno di sangue cresce continuamente, costringendo il sistema a "rincorrere" sempre l'autosufficienza. E alla vigilia dell'estate, periodo in cui tradizionalmente le donazioni calano e le necessità di sangue aumentano, dall'assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia arriva l'invito a tutti i toscani a donare sangue prima di partire per le vacanze. Si è tenuta stamani in Palazzo Vecchio, Salone dei Cinquecento, la "Giornata regionale della donazione del sangue", organizzata dal Centro regionale sangue della Regione Toscana in collaborazione con le associazioni di donatori: Avis, Fratres, Anpas, Croce Rossa Italiana.
Al convegno, dal titolo "Nuovi bisogni: quali risposte?", hanno partecipato donatori, rappresentanti delle associazioni, esperti italiani e stranieri. Le conclusioni sono state fatte dall'assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia. «Il sistema sangue toscano funziona e sta dando ottimi risultati - dice l'assessore - Questi risultati sono il frutto in primo luogo della generosità dei donatori, ai quali va il mio grazie, ma anche dell'impegno delle associazioni di volontariato, delle istituzioni, dei tecnici.
Quando la sanità funziona bene, lo sappiamo, serve sempre più sangue: perché la vita si allunga sempre, perché si curano tante persone, che vengono anche da fuori regione, perché si fanno interventi sempre più complessi, che richiedono quantità di sangue sempre maggiori. Quindi il nostro sistema sanitario ha sempre più bisogno di questo prezioso liquido. Qualcuno ha calcolato che nei Paesi occidentali, 95 persone su 100 hanno bisogno, almeno una volta nella vita, in occasione di una malattia o di un intervento chirurgico, di ricorrere ai globuli rossi altrui.
Il sangue è vita, e donare il sangue è donare la vita. Donare sangue è un gesto anonimo, solidale, un atto d'amore gratuito, uno dei comportamenti più civili che possano esistere. Quindi rivolgo un invito a donare a tutti i cittadini toscani, a maggior ragione ora, prima dell'estate, quando le donazioni calano, e il bisogno di sangue invece aumenta drammaticamente, perché in questa stagione sale purtroppo il numero degli incidenti». In Toscana le donazioni sono in costante aumento: nel 2009 si sono registrate 238.075 donazioni, con un aumento del 5,6% rispetto al 2008.
Dal 2001 al 2009, nella nostra regione le donazioni sono cresciute del 35,5%. Nel 2009 sono stati inviati all'industria convenzionata per la produzione di farmaci plasmaderivati 63.852 litri di plasma corrispondenti a un incremento del 5% rispetto all'anno precedente. Questi dati collocano la Toscana in quarta posizione in Italia per l'aspetto quantitativo e ai pr imi posti per l'aspetto qualitativo. «Le richieste crescenti spingono comunque il sistema a fare di più e così anche per il 2010 è stato previsto un incremento delle donazioni di sangue intero e plasma del 4% - dice Simona Carli - Il potenziale costituito dalle centinaia di migliaia di donatori, il crescente numero di giovani che decidono ogni anno di fare parte di questa "squadra" e l'ingresso significativo nelle statistiche regionali dei donatori migranti fanno sì che questi obiettivi siano raggiungibili, se pur con grande impegno di tutti.
Aspetto fondamentale di tutto il sistema è la qualità e la sicurezza sia del donatore che del ricevente, e proprio per questo la Regione Toscana ha investito molto, ottenendo livelli di performance molto elevati». La Toscana si avvicina all'autosufficienza, anche se con alternanze di periodi di carenza ed eccedenza nel corso dell'anno. Nel 2009, a fro nte di un aumento della raccolta del 6,8%, il consumo di globuli rossi è cresciuto dell'8,3%, portando così a un bilancio negativo di circa 2.000 unità, che sono state compensate dal sistema a rete nazionale.
«Non è superfluo ricordare - sottilinea Simona Carli - che lo scopo della programmazione del sistema trasfusionale è l'autosufficienza regionale e nazionale, che supera il concetto di autosufficienza del "proprio ospedale e del proprio territorio"». Nel corso dei lavori di stamani, ci si è interrogati su quale sia l'organizzazione migliore perché un numero sempre maggiore di cittadini vada a donare, e su come far diventare i nostri sistemi trasfusionali sempre più a misura di donatore: per esempio, modificando gli orari, e consentendo di donare anche il sabato e la domenica.
Può donare il sangue chiunque abbia tra i 18 e i 65 anni, sia in buona salute e pesi più di 50 chi li. Il prelievo è eseguito da personale qualificato, che usa materiale sterile e monouso, quindi il donatore non corre alcun rischio. «Si parla da tempo del sangue artificiale - dice Daniela Scaramuccia - Si sta sperimentando ed è già partita la corsa delle aziende biotech per registrarne il brevetto. Ma anche se si arrivasse a ottenere il sangue artificiale, io non credo che si potrebbe fare a meno dei donatori.
Se il sangue non rimanesse - come è sempre stato ed è tuttora - un dono, credo che ci rimetteremmo tutti un po' di civiltà, un po' di umanità». Sul sito della Regione Toscana alla pagina Salute/Donazioni e Trapianti/Cosa fare per.../Donare il sangue, si possono trovare tutte le informazioni sulla donazione di sangue: chi può donare, dove è possibile farlo; l'elenco delle 40 strutture trasfusionali diffuse su tutto il territorio toscano e delle associazioni di volontariato.
E anche il progetto AgenDona, il nuovo sistema informatico per la prenotazione delle donazioni. Lucia Zambelli