Inchiesta G8: trasferito da Firenze a Roma il processo

Cassazione: non revocate misure cautelari. Il Presidente della Provincia di Firenze: “Quando si parla di processo breve, i tempi giudiziari disgraziatamente lunghi diventano subito sospetti”

Redazione Nove da Firenze
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11 giugno 2010 14:48
Inchiesta G8: trasferito da Firenze a Roma il processo

L'appalto per il quale la magistratura di Firenze aveva aperto l'inchiesta è quello per la Scuola Marescialli dei Carabinieri. A causare il trasferimento degli atti è l'iscrizione nel registro degli indagati del magistrato Achille Toro. Ora il trasferimento degli atti del filone toscano dovrebbe avere effetti anche per Balducci e Fabio De Santis. Il processo sulla scuola dei Marescialli era previsto per il 15 giugno a Firenze. “Prendiamo atto della decisione della Corte di Cassazione che ha trasferito a Roma l’inchiesta sull’appalto della Scuola marescialli di Firenze, e del sereno commento del dottor Giuseppe Quattrocchi”.

Così si è espresso Andrea Barducci, Presidente della Provincia di Firenze, in merito al trasferimento nella Capitale degli atti relativi all’inchiesta sul G8. “Ovviamente auspichiamo che inchieste così delicate, che tanto scalpore destano nell’opinione pubblica, possano essere seguite interamente nel loro svolgimento da magistrati serie e competenti, nella convinzione che i cosiddetti “Porti delle nebbie” siano ormai un retaggio del passato”. “Sarebbe davvero deleterio per la credibilità delle istituzioni - aggiunge Barducci - se il trasferimento degli atti da Roma a Firenze fosse solo l’inizio di un lungo pellegrinaggio dell’inchiesta da una sede all’altra, così come è avvenuto in passato per vicende altrettanto inquietanti.

Occorrerà evitare che il balletto di competenze diventi, ancora una volta, la scorciatoia per arrivare alla prescrizione dei reati. Quando si parla di processo breve, i tempi giudiziari disgraziatamente lunghi diventano subito sospetti”.

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