Scopri un evasore? Al Comune metà delle tasse recuperate

Riguarda le imposte regionali. Firmata una convenzione con l'Anci. L'assessore Nencini spiega a Prato il pacchetto della Regione Toscana contro l'illegalità economica.

Redazione Nove da Firenze
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08 giugno 2010 16:18
Scopri un evasore? Al Comune metà delle tasse recuperate

L'evasione fiscale? La Regione intende combatterla, assieme all'illegalità economica. E per farlo chiede ai Comuni, che più conoscono persone e territorio, di impegnarsi per la loro parte. Con un premio: la metà della tasse che aiuteranno a recuperare rimarrà nelle loro casse. La Toscana è la prima a farlo e i Comuni della provincia pratese, contattati nei giorni scorsi, potrebbero essere i primi a firmare la convenzione che la Regione ha sottoscritto a fine maggio con l'Anci Toscana, l'associazione dei Comuni. "Il pacchetto di norme contro l'evasione fiscale è un atto di governo della nuova giunta regionale molto importante.

E concreto" sottolinea a Prato l'assessore al bilancio della Regione, Riccardo Nencini, ospite di una conferenza stampa organizzata dalla Provincia. "Vogliamo far emergere il sommerso: tutto il sommerso, quello italiano e quello che spesso è organico, non lo dico io ma la Guardia di Finanza, a distretti e filiere produttive dove si intrecciano 'economie etniche' e comportamenti illegali di operatori economici Italiani. E Prato, come confermano di nuovo i numeri dell'attività della Guardia di Finanza presentati in queste settimane – prosegue l'assessore - diventa per questo un territorio che merita un'attenzione particolare".

"Servirà anche a recuperare, parzialmente – prosegue l’assessore -, quel miliardo di euro in meno, in due anni, che la manovra del Governo dei giorni scorsi ha tagliato alla Regione e agli enti locali italiani". "Non sono in discussione i diritti di chi ha lasciato la sua patria ed immigrato in Italia e in Toscana - chiarisce Nencini -. Ma quell'illegalità economica che spesso diventa anche sociale e civile va combattuta. Prendiamo il caso di cinesi che lavorano a nero e che non si vedono pagare i contributi previdenziali o che sono sottopagati.

Prendiamo il caso di bambini e famiglie (cinesi) costrette a trascorrere buona parte della giornata in capannoni dove non c'è rispetto per le più elementari norme igieniche e di sicurezza. Se combattiamo quell'illegalità, difendiamo anche i diritti dei singoli individui". Il cambio di marcia La Regione Toscana nelle scorse settimane aveva annunciato un cambio di passo per rafforzare la lotta all'illegalità economica e all'evasione fiscale. Il cambio di marcia parte un pacchetto in tre mosse: una convenzione (con l'Agenzia delle entrate, già firmata) e due intese (con l'Anci Toscana, l'associazione dei Comuni, e con la Guardia di Finanza, che sarà sottoscritta a breve).

Negli ultimi anni, ogni anno, la Regione ha recuperato mediamente 80 milioni di euro di tributi non pagati, Irap e bollo auto in testa: 40 milioni l'anno con avvisi bonari, altrettanti con la riscossione coattiva attraverso Equitalia. In futuro le somme recuperate potrebbero essere ancora più grandi. Come? "Cooperando tutti assieme - dice Nencini -, condividendo e incrociando domani ancor più di ieri le banche dati a disposizione di ciascuno. Con un'attenzione specifica al “caso Prato” e un sostegno ancora più deciso per gli indirizzi contenuti nel patto per Prato Sicura, stipulato all'inizio di quest'anno da Prefettura, Comune e Provincia di Prato con la Regione".

"Noi abbiamo tre tributi – prosegue l'assessore -: addizionale Irpef, Irap e bollo dell'auto. Questo ci consente di avere a disposizione dati e numeri che vogliamo mettere a disposizione in modo ancor più semplice e veloce alla Guardia di Finanza, ad esempio, o all'Agenzia delle Entrate". La convenzione e le due intese Con il protocollo d'intesa che presto sarà firmato con il comando regionale della Guardia di Finanza la Regione si impegna a fornire informazioni, documentazione e ogni tipo di supporto necessario all'accertamento dell'evasione e di ogni altro tipo di infrazione fiscale e tributaria.

La collaborazione si farà più stretta anche con l'Agenzia delle entrate. La giunta regionale intende utilizzare la facoltà, prevista dalla convenzione già in vigore, di definire criteri e strategie generali per l'azione di accertamento attuata dagli uffici delle entrate toscani. L'intesa sottoscritta con l'Anci Toscana il 24 maggio e a cui ora i Comuni dovranno aderire a loro volta regolerà invece la partecipazione dei Comuni all'attività di accertamento dei tributi regionali da parte dell'Agenzia delle entrate.

"E' una novità assoluta – spiega Nencini –. Finora era prevista una partecipazione all'accertamento dei tributi statali, ma mai nessuna Regione, fino ad ora, aveva pensato a dattare la norma nazionale alla realtà dei tributi regionali". I Comuni che aiuteranno l'azione di contrasto all'evasione fiscale potranno veder arrivare nelle proprie casse il 50 per cento delle maggiori somme riscosse a titolo definitivo sull'Irap, l'imposta sulle attività produttive, e l'addizionale regionale Irpef.

Non è una misura risolutiva per gli affanni di molti Comuni, ma neppure una goccia nel mare: per i tributi nazionali la compartecipazione è il 30 per cento. Un prontuario sulle tasse in cinese L'ultima idea riguarda un prontuario sulle tasse ed imposte in italia e in Toscana da tradurre in più lingue. C'è chi evade sapendo di farlo. C'è chi a volte non rispetta alcune norme in buona fede. "Con le comunità straniere che vivono in Toscana a volte possono esserci incompresioni dovuti alla lingua – sottolinea l'assessore Nencini – ne abbiamo parlato nelle settimane scorse con il console cinese.

L'idea di un prontuario sul sistema fiscale italiano, scritto magari in cinese, è nata proprio durante quegli incontri. Ci siamo lavorando". di Walter Fortini

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