Fisco: nei primi quattro mesi del 2010 scoperti 272 evasori

Collaborazione con Gdf e Agenzia Entrate. Novità: ai Comuni toscani il 50% dell'evasione recuperata. Scacco all'illegalità economica, la Regione Toscana cambia marcia. Nencini: "Vogliamo far emergere il sommerso. Attenzione particolare per Prato".

Redazione Nove da Firenze
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24 maggio 2010 19:44
Fisco: nei primi quattro mesi del 2010 scoperti 272 evasori

Il primo obiettivo è far emergere il “sommerso”. "Per ridurre l'evasione fiscale - sottolinea l'assessore al bilancio, alle finanze e ai tributi Riccardo Nencini - e combattere quell'illegalità economica che spesso diventa anche sociale e civile, quando ad esempio non si versano i contributi previdenziali o quando si costringono bambine e famiglie a trascorrere buona parte della giornata in capannoni dove non c'è rispetto per le più elementari norme igieniche e di sicurezza".

Un “sommerso” che a volte è organico, almeno in parte, a distretti e filiere produttive, dove si intrecciano 'economie etniche' e comportamenti illegali di operatori economici italiani. Come Prato appunto, in quel mondo fatto di tante aziende (cinesi) che lavorano tessuti o confezionano maglie e vestiti. La Regione Toscana annuncia un cambio di passo per rafforzare la lotta all'illegalità economica e all'evasione fiscale. E tra le novità c'è un premio per i Comuni: la metà di quello che aiuteranno a recuperare, rimarrà nelle loro casse.

La Toscana è la prima a farlo. Sta tutto negli indirizzi approvati una settimana fa. E il cambio di marcia parte da un pacchetto in tre mosse: una convenzione (con l'Agenzia delle entrate, già firmata) e due intese (con l'Anci Toscana, l'associazione dei Comuni, e con la Guardia di Finanza, che sarà sottoscritta a breve). Negli ultimi anni, ogni anno, la Regione ha recuperato mediamente 80 milioni di euro di tributi non pagati, Irap e bollo auto in testa: 40 milioni l'anno con avvisi bonari, altrettanti con la riscossione coattiva attraverso Equitalia.

In futuro le somme recuperate potrebbero essere ancora più grandi. "Ma soprattutto – sottolinea l'assessore al bilancio, alle finanze e ai tributi, Riccardo Nencini – per la prima volta la Regione sarà in grado di fronteggiare in modo organico l'illegalità economica". Come? "Cooperando tutti assieme, incentivando la cooperazione, condividendo e incrociando domani ancor più di ieri le banche dati a disposizione di ciascuno. Con un'attenzione più specifica al “caso Prato” e un sostegno ancora più deciso per gli indirizzi contenuti nel patto per Prato Sicura, stipulato all'inizio di quest'anno da Prefettura, Comune e Provincia di Prato con la Regione".

Con il protocollo d'intesa che presto sarà firmato con il comando regionale della Guardia di Finanza la Regione si impegna a fornire informazioni, documentazione e ogni tipo di supporto necessario all'accertamento dell'evasione e di ogni altro tipo di infrazione fiscale e tributaria. La collaborazione si farà più stretta anche con l'Agenzia delle entrate. La giunta regionale intende utilizzare la facoltà, prevista dalla convenzione già in vigore, di definire criteri e strategie generali per l'azione di accertamento attuata dagli uffici delle entrate toscani.

L'intesa con Anci Toscana, sottoscritta stamani al tavolo di concertazione dal sindaco e presidente dell'associazione dei comuni toscani Alessandro Cosimi, regolerà invece la partecipazione dei Comuni all'attività di accertamento dei tributi regionali da parte dell'Agenzia delle entrate, già prevista dalla finanziaria regionale approvata lo scorso dicembre. "E' una novità assoluta – spiega Nencini –. Finora era prevista una partecipazione all'accertamento dei tributi statali, ma mai nessuna Regione, fino ad ora, aveva pensato a dattare la norma nazionale alla realtà dei tributi regionali".

I Comuni che aiuteranno l'azione di contrasto all'evasione fiscale potranno veder arrivare nelle proprie casse il 50 per cento delle maggiori somme riscosse a titolo definitivo sull'Irap, l'imposta sulle attività produttive, e l'addizionale regionale Irpef. "Non è una misura risolutiva per gli affanni di molti Comuni, ma neppure una goccia nel mare" commenta Cosimi. Per i tributi nazionali la compartecipazione è il 30 per cento. Da gennaio 1 miliardo e 130 mila euro sottratti al fisco Cita Spadolini l'assessore al bilancio della Toscana, Riccardo Nencini, per spiegare che la legalità (e la lotta all'illegalità) non è monopolio né della destra né della sinistra.

"Le politiche di integrazione aiutano la buona convivenza civile e rimarranno una priorità per la Regione Toscana, ma accanto all'integrazione diventa ora una priorità di pari peso anche perseguire gli illeciti e l'illegalità. Prendiamo il caso di Prato e dei capannoni dove vivono e lavorano tanti cinesi. Combattere un certo tipo di illegalità significa difendere anche i diritti del bambino (cinese) che non dorme perché costretto a vivere in un laboratorio, del bambino (cinese) che in quel laboratorio è costretto a mangiare o del lavoratore (sempre cinese) che viene sotto pagato ed è privo di qualsiasi copertura assicurativa". Dalla lotta all'illegalità al contrasto dell'evasione fiscale il passo è breve.

"La Toscana si trova in una posizione mediana: non è tra la regioni d'Italia dove si evade molto e non è tra quelle che evadono di meno – ricorda Nencini -. Combattere l'evasione è un imperativo etico. Ma in questa momento di crisi diventa una priorità anche per assicurare risorse importanti alle casse pubbliche". Accanto all'assessore nella sala stampa “Cutuli” di Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza regionale a Firenze, c'è il generale Giorgio Toschi, comandante in Toscana della Guardia di Finanza.

"Firmeremo presto un protocollo con la Regione, per risaldare i flussi di comunicazione tra i due enti" spiega. Dopodiché ne approfitta per dare qualche numero sull'attività delle Fiamme gialle nel corso del 2009 e nei primi quattro mesi del 2010, con un dettaglio particolare sull'attività che ha riguardato il distretto pratese dove "controlli e recuperi sono aumentati anche di due cifre percentuali". Perché se il Pil frena non è detto che l'evasione fiscale o il sommerso rallentino. E le somme recuperate aumentano.

In tutta la penisola si stima che l'anno scorso siano stati sottratti al fisco, complessivamente, 118 miliardi di euro. E in Toscana? "L'anno scorso la Guardia di Finanza ha segnalato all'Agenzia delle Entrate 1 miliardo e 745 mila euro di imponibile su cui non sono state pagate imposte dirette, il 25% in più rispetto al 2008, - racconta il generale Toschi - e 360 milioni su cui non è stata pagata l'Iva, il 17% in più: 462 sono stati invece gli evasori totali scovati". "E' il 20% del bilancio regionale di un anno" chiosa Nencini.

Nei primi quattro mesi del 2010 gli evasori scovati sono 272 e 1 miliardo e 130 mila euro il reddito scoperto e sottratto al fisco, il 326,5% in più rispetto al 2009. A Prato la Guardia di Finanza da gennaio ad aprile ha effettuato 199 controlli (40 riguardano cinesi) e delle 73 verifiche fiscali effettuate 26 riguardano sempre aziende cinesi. I dati li fornisce direttamente il generale. L'imponibile scovato e sottratto alle imposte è stato di 50 milioni, - 15 hanno a che fare le realtà produttive cinesi - mentre 10 sono i milioni su cui non è stata pagata l'Iva.

I lavoratori in nero scoperti, sempre a Prato e sempre nei primi quattro mesi dell'anno, sono stati 55 (9 gli irregolari) e 12,5 i chilometri quadrati che si coprirebbero con i tessuti contraffatti sequestrati. Cinque milioni sono i falsi, i giocattoli e gli apparecchi privi dei necessari requisiti di sicurezza finiti sotto sequestro: in tutto il 2009 erano stati 12 milioni. Sequestrate in tutta la Toscana anche 105 tonnellate di rifiuti industriali, con 41 denunce. di Walter Fortini

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