"La vostra iniziativa è di grande interesse. Ritengo tuttavia necessario, nel mio nuovo ruolo di assessore, approfondire insieme alla Giunta regionale le linee programmatiche sul governo del territorio prima di poterne discutere in modo soddisfacente in relazione alla proposta contenuta nel documento presentato dalla Rete in occasione delle elezioni regionali". Così l'assessore regionale all'urbanistica, Anna Marson, ha risposto – per lettera - ad Alberto Asor Rosa che l'aveva invitata a partecipare alla conferenza regionale su ambiente, paesaggio e territorio indetta per oggi dalla Rete dei comitati. L'assessore ha poi illustrato nel suo messaggio al convegno le linee generali del suo programma di lavoro che prevede la revisione e il perfezionamento dei diversi dispositivi di governo del territorio di cui la Regione dispone, cioè la legge 1/2005 e il Pit.
"L'obiettivo – spiega - è quello di assicurare un corretto e efficace rapporto tra i piani strutturali di medio e lungo periodo, e i regolamenti urbanistici che dovrebbero corrispondere al mandato del sindaco, accompagnando le autonomie comunali in campo urbanistico con adeguati strumenti di indirizzo, monitoraggio e valutazione". Gli altri ambiti di intervento saranno la disciplina paesaggistica regionale, che va portata a compimento, riducendone le incertezze interpretative, e la rappresentazione cartografica del territorio regionale, che è indispensabile aggiornare, restituendole la necessaria funzione di supporto conoscitivo del territorio e delle sue trasformazioni.
"Nel frattempo - aggiunge Marson - ci stiamo attivando con urgenza per specificare e integrare le linee guida nazionali sulle energie rinnovabili, e analoghi provvedimenti che il governo nazionale si appresta a licenziare". Una volta impostate le proposte specifiche sul governo d el territorio sarà non solo possibile ma anche utile avviare il confronto con la società civile, di cui la Rete dei comitati è parte significativa. "Ritengo – ha scritto Marson – che sia essenziale il suo contributo critico per monitorare gli esiti e sollecitare politiche pubbliche adeguate da parte delle istituzioni, Regione innanzitutto, spingendole a migliorare e, dove utile o necessario, innovare le proprie linee d’azione.
Questo dovrà avvenire nel contesto di un rinnovato impegno a sviluppare i processi partecipativi avviati con la legge regionale 69/2007 che andrà, tra l'altro, a verifica e revisione entro il 2012. Ecco il mio auspicio e la mia volontà – conclude l'assessore - che mi auguro condivisi: fare della Toscana un caso significativo di buon governo del territorio". di Lorenza Pampaloni