“L’Udc è favorevole – dicono Silvana Giovannini, Alessandro Del Taglia e Piero Fedi – alla costruzione di centri per immigrati irregolari, a patto naturalmente che si tratti di strutture dove vengono rispettati i diritti umani e la dignità delle persone ospitate e non situate su ‘terreni incolti’ come sarebbe l’area in prossimità dell’Indicatore”. Riguardo quindi alla proposta dell’europarlamentare della Lega Nord, Claudio Morganti, di realizzare il Cie nell’area ex Dirigibili di Campi, l’Udc è categorica.
“E’ un’area dove non c’è niente, un deserto dove tra l’altro andrebbero prima costruiti tutti i servizi minimi ed è anche da bonificare, perché in passato poligono di tiro. Il ministro Maroni ha dichiarato in Parlamento che il governo vuole avviare la realizzazione del Cie entro la fine dell’anno. Quindi realizzarlo agli ex Dirigibili non sarebbe solo sbagliato, come sosteniamo noi, ma anche tecnicamente impossibile. La scelta della collocazione del Centro di identificazione e espulsione compete al Governo che, auspichiamo, sia il frutto di una concertazione con la Regione Toscana”. “La verità – attaccano gli esponenti dell’Udc – è che Morganti propone di fare il Cie a Campi perché non lo vuole a Prato, che guarda caso è la sua provincia e la città dove la Lega ha ottenuto un buon risultato elettorale.
Non ce ne stupiamo: la Lega si conferma anche in questa vicenda il partito del piccolo interesse particolare, del peggior egoismo territoriale. E ci fa piacere che un esponente del Pdl come Gabriele Toccafondi cerchi di riportare alla ragione l’alleato di governo, ricordandogli l’impossibilità di creare un Cie nell’area ex Dirigibili. Allo stesso tempo, però, non possiamo non sentire il silenzio assordante di tutto il resto del Pdl fiorentino e toscano, evidentemente troppo preoccupato di irritare la Lega prendendo una posizione ragionevole sulla localizzazione del Cie”.