Nei giorni del salone una giuria internazionale composta da top buyer, firme del giornalismo di moda e opinion maker, sarà chiamata a giudicare le collezioni degli 8 finalisti, e a decretare i due vincitori: uno per la categoria prêt-à-porter e uno per gli accessori. La premiazione si svolgerà nella mattinata di mercoledì 16 giugno. I finalisti di questa edizione sono: AI_, Camo, Dead Meat, FQR, Maurizio Miri, Ozona, Pierre-Louis Mascia e Yuji Miura. Le loro collezioni saranno presentate al pubblico di Pitti Uomo all’interno di un display/archivio molto tecnico - con un allestimento ideato dall’architetto Alessandro Moradei - pensato per contenere e mostrare al meglio le collezioni. I 4 FINALISTI PER IL PRÊT-À-PORTER CAMO Il camouflage inteso come filosofia di vita - ma slegato da riferimenti alla famosa stampa militare.
Obiettivo non è vestire le persone, ma farle comunicare con ciò che indossano. Con la nuova collezione Country, Stefano Ughetti esplora lo stretto legame tra persona e territorio, lanciando un invito a guardare alle proprie radici e a seguire la propria natura. DEAD MEAT Trae il suo nome da “Naked Lunch” di William Burroughs, il marchio di Giovanni Battista De Pol, che ha fatto della t-shirt veicolo d’eccezione per diffondere il proprio “pensiero critico”, tra rimandi all’urban graffiti e al fumetto underground, ma anche citazioni colte.
Uno stile dall’orientamento fashion che diventa strumento d’indagine. FQR Nasce da una proposta limited edition di All Star customizzata lo speciale trattamento che Fabio Quaranta applica a pellami e tessuti della sua collezione uomo: un progetto artistico che FQR sviluppa nel suo laboratorio creativo con sede a Roma. Punto d’arrivo, un total look no frills, lineare e metropolitano. MAURIZIO MIRI I classici del formalwear maschile rieditati alla luce delle esigenze dell'uomo contemporaneo.
Classe 1976, figlio d’arte, Maurizio Miri lavora sui codici del sartoriale costruendo un guardaroba guidato da tagli precisi e dettagli di stile, che associa una chiara visione avant-garde a capi dal sapore custom made. I 4 NOMI PER GLI ACCESSORI AI _ Leggerezza, resistenza e semplicità si coniugano alla passione per la forma e la superficie, nel progetto di Andrea Incontri. Contenitori dalle diverse funzioni d’uso, ma anche costruzioni sartoriali declinate nella pelletteria, dai volumi sfoderati e resinati internamente.
Dai materiali, bufali e vitelli stampati, emerge una nuova idea di classicità ispirata al gusto italiano della pelletteria anni ‘50. OZONA Pezzi unici dall’anima “sartoriale”, rigorosamente made in Italy, che intrecciano inflessioni classiche, casual e vintage. È la collezione di occhiali su misura firmata da Sandro Gonella, che punta su uno stile sicuro, che guarda alla blasonata eredità dello stile italiano e alle atmosfere dei favolosi Fifties. PIERRE-LOUIS MASCIA Stampe originali recuperate da antichi archivi tessili europei e indiani rivivono nella collezione di borse, stole e sciarpe nate dalla personale rielaborazione creativa di Pierre-Louis Mascia.
I materiali, dalla mano particolarmente soft e preziosi come twill di seta e crêpe de chine, vengono trattati con una tecnica innovativa che consente un notevole risparmio di acqua e risorse energetiche. YUJI MIURA Di stanza a Milano, il giapponese Yuji Miura rilegge attraverso un sofisticato filtro urban l’estetica minimal di matrice nipponica. Calzature maschili interamente made in Italy, punto di incontro tra design essenziale e qualità manifatturiera: una collezione che fa tesoro della tradizione pellettiera della penisola e la innova con imprevedibili tocchi di stile.