Ataf respinge al mittente le accuse lanciate dalle organizzazioni sindacali. Per quanto riguarda la vicenda di Opitec, sollevata dai Cobas, Ataf ricorda che è in corso di dismissione l'intera partecipazione detenuta nel capitale dell'azienda (35%) e che nel bando di gara per l'aggiudicazione ad altro operatore è stata inserita la 'clausola sociale' proprio per garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali. Le dichiarazioni dei Cobas, secondo Ataf, "sono quindi inconsistenti".
A proposito invece delle motivazioni addotte dalle altre sigle sindacali nella comunicazione unitaria relativa all'avvio delle procedure di raffreddamento, Ataf precisa che tutti i punti menzionati riconducibili alla gestione aziendale sono stati affrontati e chiariti nell'incontro di martedì scorso tra azienda e rappresentanti dei lavoratori. Ataf ha risposto allo stato di agitazione convocando i sindacati: molti dei problemi sollevati sono da ricondurre a problematiche esterne ad Ataf, ma per le questioni relative a dinamiche interne all’azienda Ataf, afferma, darà tutte le risposte opportune, sempre nell'ottica di proteggere i passeggeri e la qualità del servizio erogato.
"La minaccia di sciopero risulta quindi incomprensibile". "Tutti i sindacati, Cobas compresi, vivono sulla luna", commenta il presidente di Ataf, Filippo Bonaccorsi. "Continuano a temere esuberi ma sono duecento anni che non c'è mezzo esubero nel TPL; perchè non si agitano allo stesso modo per tutti i lavoratori privati che hanno perso e stanno perdendo il lavoro per la crisi?" La replica dei sindacati "Queste sono le dichiarazioni gravi, offensive e inaccettabili da parte del Presidente di ATAF Filippo Bonaccorsi, rivolte alle organizzazioni sindacali". "Vorremmo ricordare al Presidente di Ataf, non che di Gest e Li-nea, che i sindacati si sono sempre battuti e sempre lo faranno per tutti i lavoratori, sia essi di aziende pubbliche che private a tempo determinato e indeterminato a progetto e co.co.co, i quali stanno pagando a caro prezzo una crisi senza uguali non da loro provocata.
Non a caso i lavoratori e le organizzazioni sindacali hanno manifestato in tutti i modi legittimi, davanti ai cancelli delle fabbriche, in tutte le sedi istituzionali e persino arrampicandosi sulle gru, passandoci nottate intere". "Se tutto questo al presidente Bonaccorsi è sfuggito, specialmente negli ultimi 9 mesi di incarico, forse sarà bene che sia lui a scendere dalla luna". "Inoltre i sindacati tutti, si occupano anche di quei lavoratori 'fortunati' che ancora hanno un posto di lavoro, ma vedono le proprie aziende in gravi difficoltà; quelle del TPL per esempio.
Come Ataf, dove le condizione di lavoro sono ormai insopportabili per gli autisti, la quale cede servizi e km ad altri, mettendo così una buona ipoteca all'effetto esuberi. Non a caso la Provincia di Firenze sembra intenzionata a non riconoscere l'accordo della pianta organica futura dopo l'assegnazione delle gare, stilata da Ataf con le segreterie provinciali di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Faisa. E ancora i sindacati si battono per il rispetto degli accordi presi tra le parti, cosa che ultimamente non avviene in Ataf". "Invitiamo quindi - termina il comunicato - il presidente Bonaccorsi a fermarsi un attimo a riflettere, che forse il sindacato è cosa più seria di quanto lui pensi".