“Ora basta! Sono giorni che leggo sui giornali dati su Ataf relativi a passeggeri, incassi, chilometri e ritardi completamente inventati. C’è un problema di metodo: se l’informazione che si vuole far passare è diversa dalla realtà dei numeri che l’azienda deve dare in quanto società per azioni, allora vuol dire che l’intento di chi diffonde queste falsità è un altro”. Così il presidente di Ataf Filippo Bonaccorsi (nella foto a destra) davanti alle notizie riportate sui giornali.
“Quando mi sono insediato a luglio il dato relativo alle vendite gennaio-giugno 2009 era di un calo del 3,7 per cento rispetto allo stesso periodo del 2008. Grazie alle azioni a cui abbiamo dato vita, iniziativa “No ticket No parti” (vendita di biglietti a terra da parte dei pensionati volontari di Ataf), e l’assunzione di 40 nuovi controllori, le vendite sono risalite fino a tutto novembre dello 0,7 per cento. Da settembre, quindi, quando abbiamo potuto dare il via alle operazioni riportate sopra, abbiamo ridotto il calo delle vendite dal 3,7 al 3 per cento.
Da qui alla fine dell’anno contiamo di recuperare ancora molto, dati i numeri assolutamente positivi che ci vengono dalla attività di verifica rinforzata. Metteremo in campo ogni azione possibile fino a che non raggiungeremo il segno positivo. Siamo molto fiduciosi”. Infine, chiosa il presidente di Ataf: “La nostra azienda, nei limiti della imprescindibile riservatezza di alcuni dati che potrebbero avvantaggiare le nostre concorrenti sul mercato, è trasparente come una casa di vetro, a dispetto di quanti vogliano farla apparire in altro modo, ma soprattutto a vantaggio dei cittadini a cui dico ‘diffidate’ da chi spara i numeri a casaccio per fini ben diversi da quelli dell’informazione”. La risposta dei sindacati al primo cittadino di Firenze “Questa volta si è toccato davvero il fondo” esordiscono le segreterie provinciali fiorentine di Filt/Cgil - Fit/Cisl - Uil/Trasporti – Faisa/Cisal – Ugl/Trasporti che aggiungono: “Leggere a mezzo stampa che Palazzo Vecchio ritiene gli autisti Ataf responsabili dei ritardi dei bus, in questi giorni di Natale, è davvero inaccettabile.
Ci ha rilasciato queste dichiarazioni probabilmente vive in un’altra città o vuole solo scaricare colpe sue su altri. Non ci stiamo proprio a fare i capri espiatori, specialmente quando è palese che i motivi dei disservizi sono altri”. “Sia in Comune sia in Ataf – proseguono le sigle sindacali - , ci sono persone pagate lautamente che hanno la responsabilità di garantire alla città il diritto alla mobilità e di offrire un degno servizio di trasporto pubblico: è assurdo che ora ci si scagli addirittura contro i lavoratori del settore che non hanno il potere di decidere un bel niente”. “Come può essere responsabile un autista Ataf se le strade sono bloccate dal traffico? Se ci sono auto parcheggiate ovunque, che creano strettoie e rallentamenti e nessuno le fa spostare, che colpa ha l’autista? Se a percorrere poche centinaia di metri ci vogliono decine di minuti, come fa l’autista a garantire la regolarità del servizio? Si è deciso di pedonalizzare il Duomo in fretta e furia spostando il servizio su una sola direttrice, ma quando questa diventa un imbuto impercorribile di chi è la responsabilità?” si chiedono i cinque sindacati di categoria. “Rispondete se mai a questa nostra domanda: perché quando le strade sono libere il servizio Ataf è regolare? Ma forse per i nostri amministratori è troppo difficile garantire ai bus una decorosa velocità commerciale, corsie preferenziali efficienti, fermate e strade non intralciate dalle auto.
Invitiamo, per l’ennesima volta, chiunque voglia rendersi conto per davvero del problema – chiosano Filt/Cgil - Fit/Cisl - Uil/Trasporti – Faisa/Cisal – Ugl/Trasporti - (sindaco, assessori, consiglieri, giornalisti), a venire sul bus insieme a noi per un turno di lavoro e ad intraprendere sul tema un serio confronto con le organizzazioni sindacali. Invitiamo anche l’azienda Ataf ad assumere al più presto nuovi autisti (ma non con ridicoli bandi di selezione, non concordati, per 2 mesi di lavoro a tempo determinato), perché con il sotto-organico è evidente che i turni restino scoperti e che manchino le riserve per garantire il cambio a chi ha già guidato fino a 7 ore e 30 di seguito.
In questa situazione è ovvio che le corse programmate non siano svolte. Questo è bene che si sappia”.