Jan Fabre ha creato questo solo di teatro-danza per la performer croata Ivana Jozic. Il titolo del lavoro è tratto dalla prima strofa del leggendario pezzo del ’67 Ode to Billy Joe di Bobbie Gentry: It was the third of June, another sleepy, dusty Delta day... Fabre ha scelto di scrivere questo testo in forma di lettera, una lettera di un uomo alla sua amata. Ne è risultato un testo assolutamente personale che sottolinea il diritto di ognuno di disporre della propria vita, e in particolare della sua fine.
Un testo che testimonia l'empatia e il rispetto verso la vita, l'amore e la morte. Nel 2010 Fabre ha completamente ricreato la coreografia, partendo dalla fisicità e dalla personalità della giovane performer Artemis Stavridi. "I Verdi fiorentini e toscani - dichiarano il Consigliere regionale Mauro Romanelli e comunale Tommaso Grassi - esprimono il proprio disappunto per la scelta di ospitare a Fabbrica Europa lo spettacolo del regista Jan Fabre". "Un artista che da sempre nelle sue rappresentazioni ha deliberatamente ignorato la dignità degli esseri viventi, usandoli sia vivi sia morti".
"Siamo da sempre dalla parte della libertà artistica e contro la censura, purché tale libertà non vada a ledere i diritti e la dignità della persona umana e degli altri esseri viventi che comunque oggi anche la regione toscana riconosce come portatori di diritti. "Ci domandiamo se queste forme espressive possono essere considerate arte e se la scelta di esibire quest'autore sia dovuta al valore intrinseco della sua opera oppure forse alla ricerca di una visibilità basata sulla provocazione e quindi sulla pelle di animali innocenti e di tanti cittadini che a essi portano amore".
"Parteciperemo a tutte le iniziative del mondo animalista contro quest'evento". "Invitiamo le Istituzioni che eventualmente finanziano con denaro pubblico questa manifestazione a valutare se essa non leda principi e sensibilità che ormai oggi dovrebbe essere patrimonio comune della nostra città e della nostra regione e quindi a esprimersi in merito". "Certamente ci sembra superficiale il commento dell'Assessore Da Empoli sui giornali odierni ove afferma "non si può certo censurare uno spettacolo che porta in scena canarini in gabbia": la nuova legge regionale sui diritti animali pone per lo meno dei dubbi di principio sull'esposizione di animali vivi a fini di lucro".
"Gli consigliamo di approfondire il problema con più attenzione".