Il dialogo drammaturgico di Ugo Chiti con Franz Kafka si rinnova a più di dieci anni di distanza da quella Visita a Kafka che esplorava i temi della Metamorfosi parallelamente agli spazi noti o reconditi dei teatri, fossero quelli del Niccolini di San Casciano o della Pergola a Firenze. Ancora una volta per guardare all'autore Chiti sceglie un punto di vista inedito, ingrandendo e portando alla ribalta e al ruolo di protagonista Anna, l'anziana vedova che la famiglia Samsa assume come donna tutto fare dopo quanto accaduto a Gregorio, così compone Le conversazioni di Anna K..
Il testo vince il 49° Premio Riccione per il Teatro “per lo stile personale e la struttura impeccabile, che rende nuova La metamorfosi, ribaltandone il punto di vista e creando una straordinaria figura femminile nella protagonista Anna K., che nel racconto originale compare solo di straforo, e qui viene rigenerata da trasandata donna delle pulizie a una sorta di badante che, con la sua presenza esterna ma straordinariamente umana, sa ricondurre anche la diversità più mostruosa alla consapevolezza che la vera diversità consiste nell’essere esclusi dai sentimenti.
E il suo orrore si allarga, uscendo dalla stanza di Gregor Samsa per invadere una periferia che sa di minestrone e di corpi sudati”. Poi il testo trova il suo compimento nel felice incontro tra la compagnia Arca Azzurra e Giuliana Lojodice/ Anna K. “Anna K. è Giuliana Lojodice. - afferma il Signor Samsa/Massimo Salvianti - Non nel senso che Anna K. è interpretata da Giuliana Lojodice ma nel senso pieno dell’essere, nel senso che non c’è Anna K. senza Giuliana Lojodice.
Ovviamente non è vero il contrario e cioè Giuliana Lojodice non è Anna K., o almeno non è solo Anna K. Giuliana Lojodice è una serie infinita di altri personaggi, è una di quelle donne straordinarie che si deve ringraziare il cielo e la terra se si è avuta la fortuna di conoscerla, o anche solo di incrociarla, in teatro e nella vita di tutti i giorni. […] Anna K. è diventata Giuliana Lojodice, ha preso il suo volto, le sue movenze, i suoi sorrisi, la sua risata. Uno dei tanti volti di Giuliana, anzi uno in più di tutti quelli che già aveva, e lo stesso si dica dei suoi innumerevoli modi di muoversi sul palcoscenico, uno in più dei suoi milioni di sorrisi, delle sue risate.
Quelli di Anna K./Giuliana L. Così Giuliana è diventata la prim’attrice di Arca Azzurra, quasi lo fosse sempre stata”. La “presenza sottintesa” del personaggio di Anna ha reso affascinante per Chiti l’ipotesi di assumerla come punto di osservazione per l’intera vicenda. Così la vedova Anna, - ricorda Chiti - senza un cognome precisato, diviene obbligatoriamente Anna K. e, da figura marginale, assume un ruolo di protagonista. Inizialmente mostra un carattere loquace, pieno di buona volontà da donnetta curiosa che gradualmente lascia intravedere un cuore ruvido e semplice, segnato da molte ferite e capace di relazionarsi con tutti i personaggi dell’insolito “dramma familiare”. Anna K., in casa Samsa, non si limita ad un’energica e fattiva assistenza.
Anna cambia le prospettive più private del racconto, si muove in quelle più dimesse e quotidiane attivando i personaggi, come i pensionanti o il giovane studente innamorato di Grete. Nello stesso tempo Anna interagisce con le traiettorie e le dinamiche del racconto con una personale affettività. Attraverso Anna le scene assenti o appena “ascoltate” (attraverso la porta dalla claustrofobica condizione di Gregorio) passano in primo piano, diventano materia drammaturgica autonoma ma non estranea al racconto.
Anna K. con la sua tenera e riduttiva visione del vivere diviene così sguardo amoroso, giaculatoria affettuosa che commenta e accompagna la “tragedia” di ogni diversità, come la condizione estrema del vivere accanto al dolore”. Orario spettacoli: dal martedì al sabato: ore 20:45 domenica: ore 15:45 Prezzi biglietti interi: Platea: euro 27 + euro 3 (diritto di prevendita) euro 30 Posto Palco: euro 20+ euro 2 (diritto di prevendita) euro 22 Galleria: euro 12,00 + euro 2 (diritto di prevendita) euro 15