Si avvia a conclusione, secondo i programmi stabiliti dal Comune di Sesto Fiorentino, dalla Regione e dalla Prefettura, lo svuotamento programmato dell’ex ospedale “Luzzi” di Pratolino, occupato da alcune centinaia di persone nel maggio 2006. Nelle prime ore di stamani una cinquantina di persone hanno lasciato la struttura e, con l’aiuto degli operatori della Caritas, sono salite su un pullman messo a disposizione della Regione per un rientro assistito in Romania.
Altri dieci partiranno domani con mezzi propri, mentre un gruppo composto da un’ottantina di persone se ne andrà il primo di aprile ma resterà sul territorio nazionale in altre sistemazioni. L’abbandono delle struttura è stato volontario perché incentivato economicamente: per tutte queste persone sono stati infatti attivati specifici progetti per uscire dalla marginalità e, in alcuni casi, per coprire le spese sanitarie dei malati. Il sindaco di Sesto Fiorentino e l’assessore alle politiche sociali della Regione Toscana hanno dichiarato oggi che questa lunga esperienza di occupazione si è conclusa “nel modo migliore possibile, conciliando legalità e solidarietà”.
I due amministratori hanno anche ringraziato la Prefettura per essere riuscita a ottenere risorse per 270.000 euro dal Ministero dell'Interno che andranno a finanziare i progetti di assistenza per gli ex occupanti di nazionalità romena. “Al termine di questo percorso - hanno ricordato - delle circa 350 persone, un terzo delle quali minori, che occupavano abusivamente il “Luzzi” fino all’agosto scorso ne rimarranno soltanto una trentina. Anche per loro speriamo di trovare una soluzione nel più breve tempo possibile”.
Nei mesi scorsi il Comune di Sesto Fiorentino, tramite la Società della Salute Nord-Ovest, aveva inoltre attivato quattordici progetti di inclusione per altrettanti nuclei familiari disagiati dell’ex “Luzzi” utilizzando un finanziamento regionale di 205.000 euro. Nell'immagine una scena dello sgombero dei Rom nell'ex area Osmatex.