Progetto ‘Frutta a scuola’ contro eccesso di peso e obesità di tanti bambini

L'assessore Di Giorgi: «Un modo per sconfiggere i problemi di obesità, coinvolgerà gli istituti Don Minzoni, Cadorna, Giotto, Duca D’Aosta, Andrea Del Sarto, Capponi e Santa Maria a Coverciano per un totale di circa duemila bambini».

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 dicembre 2009 19:43
Progetto ‘Frutta a scuola’ contro eccesso di peso e obesità di tanti bambini

«Abbiamo aderito a questa iniziativa perché riteniamo che anche in questo modo possiamo contribuire a sconfiggere i problemi di eccesso di peso e obesità che affliggono ormai tanti bambini». Lo ha detto l’assessore alla pubblica istruzione Rosa Maria Di Giorgi a proposito del ‘Progetto Frutta nelle scuole’ coordinato dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali e cofinanziato dall’Unione Europea. «Il Ministro Zaia – ha aggiunto l’assessore – ha evidenziato il grande successo del progetto che dimostra come il mangiar sano è parte integrante della nostra cultura.

Non possiamo poi dimenticare che un bambino toscano su tre è sovrappeso o obeso. E la colpa, nel 99 per cento dei casi, è tutta dello stile di vita: si mangia troppo e male e, soprattutto, si fa poca attività fisica. Dal 2007 gli esperti del Meyer hanno ‘misurato’ 1123 bambini di terza elementare di cui circa 500 nel quartiere 2 di Firenze e gli altri nell' area a sud est della città, rilevandone peso, altezza e indice di massa corporea: il 27 per cento di questi è risultato sovrappeso (il 19%) o obeso (l’8%).

Obesità e soprappeso da piccoli significa malati, anche gravi, da adulti». «Il ‘Progetto Frutta nelle scuole’ – ha spiegato Rosa Maria Di Giorgi – coinvolgerà gli istituti Don Minzoni, Cadorna, Giotto, Duca D’Aosta, Andrea Del Sarto, Capponi e Santa Maria a Coverciano per un totale di circa duemila bambini sugli oltre 12mila iscritti. Il nostro impegno per garantire una corretta alimentazione non si è certo esaurito con l’adesione a questa iniziativa. Da anni, ormai, molti bambini delle elementari e della scuola all’infanzia hanno scelto il nostro progetto ‘Frutta a merenda’ con il quale abbiamo sostituito la cosiddetta ‘merenda’ con un frutto da consumare nel corso della mattinata anziché a fine pasto».

«L’obiettivo, appunto – ha concluso l’assessore alla pubblica istruzione - frenare l’obesità dilagante dei nostri ragazzi e contrastare la corsa alle merendine, alimenti con alto tasso calorico, basso potere nutritivo, che dominano la dieta dei più giovani. Mi preoccupa la ritualità legata ai cibi industriali per cui dietro ogni snack c’è un cartoon di riferimento, un regalo o una sorpresa. Questa è soltanto fantasia indotta, mentre i bambini sono in grado di crearsi nuovi giochi anche nello scambio di una mela».

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