Raffaella Grana nuova presidente di Slow Food Toscana

Fra i temi trattati nel corso del II Congresso Regionale in svolgimento a Siena la difesa dell’acqua come bene pubblico e la ferma contrarietà alla presenza OGM nel nostro territorio.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 marzo 2010 16:29
Raffaella Grana nuova presidente di Slow Food Toscana

E’ Raffaella Grana la nuova presidentessa di Slow Food Toscana, ex vicesindaco di San Miniato e assessore alla cultura in giunte di centro sinistra, Raffaella Grana si è battuta negli ultimi anni per l’istituzione sul territorio comunale del mercato della terra Slow Food, un mercato contadino a chilometro zero fra i più vivi del nostro territorio. L’elezione è avvenuta stamane nel corso del secondo congresso regionale dell’associazione che si è svolto a Siena nell’aula magna dell’Università per gli stranieri.

“Il dossier regionale che abbiamo formulato” ha dichiarato la neo presidente Raffaella Grana “è la check list di lavoro per i prossimi quattro anni su cui tutti dovremo confrontarci, è quella che noi consideriamo una base malleabile di discussione sulla quale lavorare e che oggi non ha un titolo di priorità se non il “buono pulito e giusto”. Prime azioni di questi quattro anni saranno il ribadire il lavoro delle condotte, base fondamentale della nostra associazione, approfondire il nostro ruolo a livello regionale ma con la consapevolezza che è necessario non lasciare indietro nessuno, dal volontario al fiduciario di condotta.

Ed infine ci sono i nostri temi fondamentali” ha concluso la Grana “educazione e formazione interne in primis, per poter veicolare consapevolmente i nostri valori all’esterno a cominciare dalle scuole, e poi tutela della biodiversità in contemporanea ad uno sviluppo sostenibile dell’agricoltura attraverso la filiera breve”. Tanti i protagonisti del congresso al quale hanno partecipato i delegati delle 30 condotte regionali, fra questi il Presidente Slow Food Italia Roberto Burdese, la presidente uscente Slow Food Toscana Giovanna Licheri.

Ad intervenire anche l’onorevole Pd Susanna Cenni, ex assessore all’agricoltura della Regione Toscana, il Direttore Arsia Maria Grazia Mammuccini e Stella Targetti, candidata del centrosinistra alla vicepresidenza della Regione Toscana. “In questi anni il lavoro Slow Food ha avuto una grande sintonia con la regione” ha detto la Targetti nel suo intervento “e se le urne ci daranno ragione noi proseguiremo questa sintonia. Enrico Rossi ha messo al centro del suo programma l’agricoltura come azione strategica, un’agricoltura che produca prodotti buoni puliti e giusti”. Fra i temi trattati nel corso del II Congresso Regionale la difesa dell’acqua come bene pubblico e la ferma contrarietà alla presenza OGM nel nostro territorio nel rispetto continuo della missione locale, nazionale e internazionale della tutela di un cibo “buono pulito e giusto”. E, proprio sul tema acqua, è stata approvata all’unanimità la mozione a favore della difesa dell’acqua come bene pubblico e contro la sua privatizzazione.

Con questa mozione, proposta dalla Condotta Slow Food Compitese e Orti Lucchesi, Slow Food Toscana si impegna a sostenere ogni iniziativa tesa a bloccare il processo di mercificazione dell’acqua e rafforzare il controllo pubblico sulla gestione del sistema idrico, contribuire a modificare gli statuti comunali inserendo articoli di tutela del bene comune acqua (che comprendano, ad esempio, l’istituzione di una Commissione Acqua) ed infine indire un consiglio monotematico in difesa dell’acqua. Nel settembre 2009 con il decreto legge “Ronchi” viene sottratta ai cittadini e ai Comuni d’Italia l’acqua potabile dei nostri rubinetti per consegnarla a partire dal 2011 agli interesse privati di multinazionali.

Per riuscire a mantenere un controllo pubblico sull’acqua è necessario dunque l’affidamento diretto del servizio ad un Ente strumentale dell’ente locale, sia questo Consorzio fra comuni, Azienda speciale o Azienda speciale consortile. L’acqua è un diritto universale inalienabile e Slow Food Toscana si batterà per la sua difesa.

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