L’otto marzo sarà la giornata nazionale del "Progetto Mimosa". Anche quest'anno da oggi fino a lunedì i volontari ANT saranno presenti su molte piazze italiane con le mimose della Solidarietà. I fondi raccolti andranno a sostegno di ANT che collabora con il Progetto Mimosa per la prevenzione della recidiva del tumore all'ovaio, realizzato dall'azienda farmaceutica Menarini. "La Fondazione ANT ha sempre sostenuto il Progetto Mimosa – dichiara Angela Capriati, direttore della ricerca clinica del Gruppo Menarini - e continua a credere in tutti i ricercatori che combattono la battaglia contro il tumore all'ovaio.
Per questo ringraziamo tutti i volontari per aver contribuito ad informare ed assistere tutte le donne che necessitano informazioni sul tumore all'ovaio e sullo Studio Mimosa. Come ha detto due anni fa il professor Franco Pannuti, siamo consapevoli di correre una lunga maratona che necessita di tanto fiato, gambe e cuore, ed in questo ANT ci ha insegnato davvero tanto!" "La Fondazione ANT Italia Onlus crede fermamente nella potenzialità della prevenzione - afferma Raffella Pannuti, segretario generale ANT - e la prestigiosa collaborazione con Menarini è un ulteriore modo per sostenere il nostro progetto "Eubiosia", un progetto di Vita". Progetto Mimosa Lo Studio Mimosa, iniziato l'8 Dicembre del 2006 e condotto a livello mondiale in 151 centri ospedalieri, è rivolto alle donne che combattono il cancro dell'ovaio.
Ogni anno nel mondo circa 200.000 donne vengono colpite da questo tumore, che è ad alto rischio di recidive ed ha il primato di tasso di mortalità tra i tumori ginecologici della donna. L'obiettivo dei ricercatori del Gruppo Menarini è quello di verificare l'efficacia e la sicurezza della vaccinazione con Abagovomab, un vaccino mirato a prevenire o ritardare la ricomparsa della malattia. A Dicembre 2008, è stata conclusa la fase di arruolamento a 2 anni dall'inclusione della prima paziente, ed è stato raggiunto il target di 870 pazienti entrate nello studio MIMOSA.
Le donne dello STUDIO MIMOSA continueranno a ricevere il vaccino ogni mese e a fare i controlli necessari per assicurare lo stato di remissione della loro malattia, come da protocollo, fino a dicembre 2010, allorquando matureranno i risultati sul beneficio del vaccino Abagovomab.