E' in uscita in tutte le librerie, “Le magie di Jove, o l'elegante calcio di Stevan”, del giornalista della Stampa, Guglielmo Buccheri. La prima biografia sul campione della Fiorentina, Stevan Jovetic. Semplicemente “Jò Jò”, per i tifosi viola. Un fenomeno assoluto, l'astro nascente del calcio europeo, come viene definito da molti esperti. Un ragazzo innamorato del calcio e di Firenze, e da entrambi contraccambiato. L'erede designato di Savicević, oggi più che mai considerato l'alter ego slavo di Roberto Baggio, visto che, come il campione azzurro ad inizio carriera, sta riservando le sue magie prima di tutto alla gioia della curva Fiesole.
Insomma, un ritratto a tutto tondo di uno degli ultimi poeti-guerrieri del calcio. Sullo sfondo, l'affresco della guerra etnica che insanguinava il Montenegro, quando Stevan, per le strade di Podgorica, sua città natale, provava a far passare la palla in una porta di solo gesso. Il libro Un viaggio nel mondo di un ragazzo nato a Podgorica e partito per Belgrado, dove si confronta e si misura con le diversità di due Paesi prima uniti e ora indipendenti. È là, in Serbia, che il montenegrino si fa notare per le magie in campo e per la forte personalità.
Dalla corte delle Grandi d'Europa (Manchester United e Real Madrid su tutti) all'approdo a Firenze – fortemente voluto da Pantaleo Corvino – un libro alla scoperta di un talento vero, accostato per le giocate e la fantasia a Roberto Baggio, indicato da Dejan Savicević come suo erede, e designato da tecnici del calibro di Marcello Lippi e Alex Ferguson come il fenomeno del prossimo decennio. Un ritratto dell'uomo e del campione, un viaggio nel mondo di “Jo-Jo”: dal padre procuratore alla madre sempre vicina e spesso in tribuna, passando per tutti coloro che gli hanno fatto capire cos'è il pallone.
Il nuovo idolo della tifoseria viola è lui, un ragazzo di diciannove anni, Stevan Jovetic, montenegrino. L'autore Guglielmo Buccheri, nato a Catania nel '72, è redattore della Stampa. Per il quotidiano torinese, ha seguito gli anni d'oro del calcio romano (gli scudetti di Lazio e Roma). Oggi scrive di politica sportiva, occupandosi dei maggiori scandali del mondo del pallone. Calciopoli e dintorni. La casa editrice Limina (dal latino limen, linea di confine, limite e insieme soglia, ingresso) è una casa editrice che nasce nel 1995 con l’ambizione di proporre storie e idee che siano originali chiavi di lettura del nostro tempo.
Esordisce infatti nella sua principale collana, Storie e miti, con il titolo “La farfalla granata” di Nando dalla Chiesa, che inaugura un genere assolutamente nuovo nel panorama editoriale italiano. Lo sport, come in note opere della letteratura anglosassone o latino-americana, inizia a guadagnare dignità di materia narrativa, sviluppando su un piano letterario simbologie e valenze. Attraverso il racconto di storie e vite esemplari, si realizza nel tempo un catalogo che, nello sviluppo di collane fortemente intrecciate, fonde narrativa e sport, satira e saggistica a tutto campo.