Stalle, cantine, serre: meno burocrazia e oneri finanziari ma più controlli

Favorire le opportunità di sviluppo delle aziende agricole, facilitando la realizzazione di annessi agricoli che siano funzionali alla loro attività, nel pieno rispetto di vincoli paesaggistici e ambientali.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 febbraio 2010 14:42
Stalle, cantine, serre: meno burocrazia e oneri finanziari ma più controlli

Favorire le opportunità di sviluppo delle aziende agricole, facilitando la realizzazione di annessi agricoli che siano funzionali alla loro attività, nel pieno rispetto di vincoli paesaggistici e ambientali. E' questo il principio alla base del regolamento sugli interventi edilizi in agricoltura secondo le modifiche approvate dalla giunta regionale nella sua ultima seduta. Un impegno preso con le associazioni di categoria, sottolinea il presidente della Regione, rapidamente mantenuto e reso subito operativo.

La normativa modificata disciplina le modalità di realizzazione di annessi agricoli come stalle, cantine, serre o rimesse per macchine e attrezzi, o anche di abitazioni realizzabili dall’imprenditore allorché dimostri di risiedere lui stesso o i suoi dipendenti sul fondo. Con le nuove disposizioni l a realizzazione di questi edifici, funzionali all'attività agricola, risulterà meno onerosa e con minori appesantimenti burocratici: il regolamento non prevede più obbligo di rimozione, dopo un lasso di tempo predefinito, degli annessi realizzati, con relativa fidejussione a garanzia di tale impegno.

Ora l'imprenditore potrà realizzare il suo intervento senza più scadenze temporali; non potrà però, in alcun modo, modificare la destinazione d'uso dell'immobile. Inoltre viene snellito l'iter procedurale per le autorizzazioni, e semplificata la modalità di presentazione dei programmi aziendali di miglioramento agricolo ambientale. Meno burocrazia, dunque, in un regime di controlli che viene confermato e rafforzato. Infatti tutte le procedure edilizie in ambito agricolo saranno inserite nel sistema informatico agricolo della regione con possibilità di effettuare incroci e verifiche sulla reale corrispondenza degli annessi alle coltivazioni o agli allevamenti in atto. Queste disposizioni, come ha spiegato il presidente della Regione, sono orientate a creare ulteriori opportunità di sviluppo per l’imprenditoria agricola secondo il principio che vede l’imprenditore responsabile della custodia del paesaggio rurale.

Gli interventi edilizi in ambito rurale rappresentano anche una condizione necessaria per il mantenimento dell’attività agricola con tutte le sue molteplici funzioni (tutela idrogeologica, mantenimento della biodiversità, presidio ambientale). Naturalmente, ha poi aggiunto, la normativa esclude gli interventi destinati alla sola autovalorizzazione immobiliare: questi sono infatti riservati allo sviluppo, alla modernizzazione e alla qualificazione dell'azienda agricola e del mondo rurale. Per presentare la domanda di intervento l'agricoltore deve presentare un progetto chiamato “Programma aziendale” che il Comune valuterà sotto il profilo urbanistico e paesaggistico, ed eventualmente approverà non prima di aver acquisito i pareri da Provincia o Comunità montana per gli aspetti agronomici.

Il programma aziendale è quindi lo strumento con cui il titolare può programmare lo sviluppo dell’azienda nel rispetto dei vincoli e delle limitazioni poste a salvaguardia del paesaggio e dell’ambiente. di Massimo Orlandi

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza