Nel pomeriggio di ieri si è tenuto un incontro tra la direzione della Docugest e Slc Cgil Firenze unitamente ad una delegazione di lavoratori. Nel corso dell’incontro l’azienda, che ha sede a Firenze in Via dè Cattani, dopo aver illustrato le crescenti difficoltà di mercato, ha comunicato la propria decisione di voler chiudere l’unità produttiva di Firenze spostando tutta l’attività presso lo stabilimento di Collecchio in provincia di Parma e il conseguente trasferimento collettivo di tutti i dipendenti da Firenze verso Collecchio. “Una decisione grave - afferma la Cgil - che impoverisce ulteriormente il territorio Fiorentino e Toscano e colpisce con assoluta durezza i lavoratori e le loro famiglie”. La delegazione sindacale ha aspramente criticato la decisione dell’azienda che, evidentemente, per i suoi contenuti, determina la pressoché totale impossibilità ad essere praticabile da parte dei lavoratori e la conseguente perdita del posto di lavoro per gli attuali 13 dipendenti dell’unità produttiva di Firenze. Docugest è una società i cui azionisti sono per il 50% C-Global, il cui azionista di maggioranza è Cedacri e la cui proprietà è suddivisa tra 25 banche e per il 50% Poste Italiane (tramite la controllata Postel). L’assemblea dei lavoratori, riunitasi a conclusione dell’incontro, ha deciso di richiedere un incontro alle istituzioni locali per sensibilizzarle sulla situazione creatasi e di attuare una serie di iniziative di mobilitazione a sostegno della vertenza a partire dalla proclamazione di una prima iniziativa di sciopero per la giornata di martedì 23 febbraio.
Docugest chiude a Firenze per trasferirsi a Collecchio
“Una decisione grave - afferma la Cgil - che impoverisce ulteriormente il territorio Fiorentino e Toscano e colpisce con assoluta durezza i lavoratori e le loro famiglie”.