“La notizia che il Governo intenda abrogare le ATO, come approvato ieri dalla Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio della Camera, preoccupa il sistema toscano delle imprese che gestiscono l’acqua e i rifiuti. Alle ATO sono stati demandati compiti di organizzazione, di pianificazione e di regolazione delle tariffe e degli investimenti. Appare assurdo che vengano abrogate, senza chiarire come dovrebbero essere governati i settori dell’acqua e dei rifiuti. E’ necessario invece che vi siano autorità efficaci ed infatti abbiamo sempre auspicato che nel caso dell’acqua fosse istituita un’Autorità Nazionale forte ed indipendente”. Questo in breve il commento di Alfredo De Girolamo, presidente Confservizi Cispel Toscana (l’associazione regionale delle aziende di servizio pubblico). “Chiediamo che la Regione Toscana per le proprie competenze si adoperi per prefigurare lo scenario futuro e ai parlamentari toscani che si impegnino per riscrivere la norma.
E’ necessario infatti che, soprattutto in una fase di liberalizzazione come quella concepita dal Governo solo qualche mese fa, vi siano chiari ed efficaci strumenti di controllo e regolazione anche per realizzare gli investimenti e l’apertura al mercato come previsto. In particolare per l’acqua servono garanzie sul concedente del servizio perché sono stati pianificati ingenti investimenti, per i rifiuti invece serve certezza sui tempi di affidamento delle gestioni, di cui la Riforma Ronchi stabilisce la cessazione.
Sarebbe un peccato infatti interrompere il processo già avviato in Toscana, dove la Regione ha stabilito che gli ATO dei rifiuti siano ridotti da 10 a 3 e, a seguito di questo le aziende dei rifiuti si sono mosse per superare la frammentazione esistente e avviare veri processi di aggregazione industriale” ha concluso De Girolamo.