Un po' di rodaggio è necessario e Renzi ha ragione quando dice che c'è stato poco da festeggiare, visto come sono andati avanti i lavori. Notiamo però che il primo cittadino ha dichiarato di voler procedere velocemente con la linea 2 e che la chiusura al traffico privato di via Valfonda è un segno che l'amministrazione comunale intende privilegiare il trasporto pubblico. Cominciamo dalle note positive e soprattutto da una: tutto sommato il sistema ha retto bene all'assalto dei 40.000, a parte l'intervento dei carabinieri al capolinea di Villa Costanza per il troppo affollamento.
Si è vista una bella elasticità: dovevano viaggiare 8 convogli ma ad un certo punto sembra che GEST sia stata costretta a farne entrare in linea altri 3. Il sistema ha tutto sommato retto anche al primo inconveniente: verso le 11 un passeggero si è sentito male (per l'appunto alla fermata di Torregalli) e il binario verso Firenze è rimasto interrotto per un po' di tempo. Quindi in un momento di grande affluenza si è dovuto ricorrere alla “circolazione degradata”. Un ottimo allenamento per la centrale di controllo, anche se ovviamente dispiace per il passeggero. Sul versante politico gli anti-tram si sono dovuti confrontare con i 40.000: momento molto difficile.
Addirittura uno dei contestatori ha minacciato in pubblico di volersi trasferire in Olanda, o in Scandinavia, ignorando non solo che lì usano in massa il tram, ma addirittura che la città di Goteborg (500.000 abitanti, 800.000 con la periferia – misure simili a quelle nostrali) ha ben 13 linee di tram e per giunta ha appena ordinato proprio un'altra dozzina di Sirio! Se queste sono le frecce di questo schieramento, appaiono più spuntate delle “freccerosse” delle ferrovie.... Sostanzialmente a parte il sovraffollamento, il giudizio dei passeggeri domenicali è positivo.
Bisogna però ammettere che probabilmente tra chi voleva vedere il tram ieri il giudizio potrebbe essere stato ancora un po' prevenuto. Il vero giudice sarà il gradimento dell'utenza nelle prossime settimane. Passiamo alle note negative, che comunque sono tutte rimediabili. Nelle vetture i corrimano sono un po' troppo alti per molte persone: c'è quindi una difficoltà a reggersi stando in piedi per chi non è alto almeno un metro e 70. Dove sono state tolte le transenne, il cordolo molto basso (esteticamente poco impattante!) è scarsamente individuabile.
Pertanto la notte e soprattutto in condizioni di bassa visibilità è pericoloso. Appare urgente mettere quanto meno dei catarifrangenti. Alla fermata di Arcipressi il problema del cordolo riguarda più i pedoni che gli automobilisti: in mezzo all'incrocio fra viale Nenni e via degli Arcipressi c'è un salvagente per i pedoni circondato da cordoli molto bassi e sui quali è facile inciampare: per rimediare basterebbe apporci sopra una ringhiera sullo stile di quella di via Alamanni e tutto si risolverebbe. Gli annunci sui tram e alle stazioni sono ancora un po' approssimativi, o mancanti.
Guai di gioventù dei mezzi, almeno così si spera. Il problema più grave è quello dei semafori: evidentemente ci sono ancora delle incomprensioni fra i tram e il sistema di regolazione dei segnali: accade troppo spesso che il tram veda il semaforo “a via libera”, che però si trasforma in “via impedita” (il “rosso” automobilistico) al momento che sta per superarlo. Oggi per esempio mentre passavo al semaforo pedonale della Porta al Prato si è svolta questa scena: il semaforo è a via libera per il tram fermo alla fermata Leopolda.
Il veicolo si avvia e mentre sta per arrivare al passaggio pedonale.... scatta il verde per i pedoni. Il tutto mentre è costretto a fermarsi anche un tram proveniente dalla stazione. Personalmente ho assistito a questa scena diverse volte durante le numerose corse che ho utilizzato per rendermi conto meglio della situazione, sia su incroci stradali che su semafori solo pedonali. Dicono che per sistemare la cosa ci vorrà un annetto. Finchè la frequenza rimane sui 6 /8 minuti nessun problema. Ma con la promessa di corse ogni 3 minuti e mezzo perdere 20 secondi quà e 10 di là non significherà rischiare di trovarsi due veicoli molto ravvicinati? Da ultimo un appunto sulla maleducazione degli utenti: è normale, purtroppo, anche sugli autobus che la massa si accalchi alle porte, con difficoltà da parte di chi vuole salire, nonostante il centro del bus rimanga semivuoto.
Sul tram ieri è stata spesso notata la stessa situazione. Inoltre bisognerà far capire che ad ogni fermata PRIMA deve essere effettuata la discesa e che è necessario per salire aspettare che siano effettivamente scese tutte le persone che vogliono scendere. Riusciranno i fiorentini a capire queste semplici norme di “civiltà tramviaria”? di Aldo Piombino