Da giorni si parla di un 'operazione da 100 milioni per acquistare del Multiplex e adeguare l’immobile per uffici del Comune da una superficie di 26mila a una da 40mila metri. “Cento milioni di euro è la cifra sparata dalla società nelle settimane scorse per cedere la struttura. ‘A queste cifre non se ne parla nemmeno’ rispose il Sindaco Renzi -interviene oggi in aula il consigliere del PdL Giovanni Donzelli durante il consiglio comunale- E da allora è partita una serrata contrattazione, già in fase avanzata, anche perché i proprietari sembrano aver abbandonato l’idea di realizzare il multisala di Novoli, destinazione, a conti fatti, poi così non remunerativa rispetto all’investimento fatto”.
Nei giorni seguenti l’articolo, Il Sindaco non solo non ha mai smentito quanto riportato da Il Firenze con il suo virgolettato della trattativa in corso, ma in data 3 febbraio ha comunicato a tutta la stampa fiorentina, come è possibile verificare da tutti i quotidiani fiorentini del 4 febbraio, la scelta dell’amministrazione di voler trasferire i propri uffici al Multiplex di Novoli. Peccato che l’amministrazione non possa comprare un bene immobile senza svolgere una procedura di gara pubblica, a meno che la specificità dell’oggetto non lo escluda come chiaramente stabilito dal Regolamento generale per l'attività contrattuale al titolo VII e rimarcato nell’art.
58. Ovviamente la destinazione di uffici pubblici per cui Matteo Renzi ha dichiarato di essere in trattativa con la Immobiliare Novoli consente e quindi prevede la procedura di gara. Il nostro Sindaco ha quindi iniziato una trattativa privata con l’Immobiliare Novoli per l’acquisto del Multiplex quando avrebbe dovuto avviare una procedura di gara. Ormai è tardi ovviamente per partire con la gara. Quale credibilità potrebbe avere una procedura di gara, quando su tutti i giornali è stata esplicitata la volontà del Sindaco di come tale gara dovrebbe finire? Altri eventuali soggetti, (Manifattura Tabacchi, ex Telecom...
o altri), sarebbero evidentemente scoraggiati a partecipare, in seguito alla condotta tenuta dal Sindaco. L’art. 353 del codice penale e numerose sentenze parlano abbastanza chiaro. Sono quindi a chiedere al Sindaco di smentire, tra oggi e domani, la sua volontà di comprare il multiplex. Dica semplicemente che ha sbagliato, o se come Fonzie non ne è capace, dica semplicemente che ha scherzato o che è stato male interpretato. Se non lo dovesse fare, mi troverò costretto, per dovere civico, mercoledì mattina ad esporre tutto questo alla Procura della Repubblica, lasciando a loro il compito di verificare la correttezza legale del comportamento del Sindaco.
A me resta la convinzione della poca trasparenza politica nella gestione di questa vicenda considerate anche l’ inchiesta in corso sul Multiplex e la vicinanza della Immobiliare Novoli con esponenti del Partito Democratico, partito di maggioranza a Firenze e al momento in Toscana”. «L’atteggiamento del consigliere Donzelli è funzionale solo alla ricerca di visibilità mediatica. Forse non sa che le norme contrattuali alle quali devono sottostare le pubbliche amministrazioni sono determinate dal decreto legislativo 163/2006, che all’articolo 19 prevede espressamente che il codice degli appalti non si applica all’acquisto di beni immobili.
Pertanto non è prevista una procedura di gara pubblica». Così l’assessore al patrimonio Angelo Falchetti replica alle dichiarazioni dell'esponente del centrodestra. «Il regolamento per l’attività contrattuale del Comune di Firenze – ha aggiunto l’assessore - prevede invece espressamente che all’acquisto di beni immobili si proceda con trattativa privata in quei casi nei quali la specificità dell’oggetto del contratto non consenta l’espletamento di una procedura di gara».
«E’ evidente – ha sottolineato – che siamo alla ricerca di una sede unica con determinate caratteristiche: grandi dimensioni, facile accessibilità con i mezzi pubblici e di rapido utilizzo. Tale scelta consentirà forti risparmi su affitti, consumi e manutenzioni. Per questo motivo l’amministrazione ha individuato nell’ex Multiplex l’immobile idoneo allo scopo». «È evidente - ha concluso l’assessore Falchetti - che la procedura d’acquisto sarà suffragata da apposita perizia di stima e corrispondenti relazioni tecniche degli uffici per il migliore sviluppo dell’attività dell’amministrazione». “La destinazione dell'edificio in origine destinato a Multiplex e centro commerciale è più che mai in alto mare -dichiara la capogruppo di perUnaltracittà Ornella De Zordo- Procedimento penale pendente, ricorsi vari, e ora il pasticcio della annunciata acquisizione da parte del Comune che vorrebbe destinarla a uffici comunali senza una gara.
Vista la complessità del contenzioso con la proprietà, perché non si è seguita la via da noi a suo tempo suggerita di utilizzare i fondi che la Regione mette a disposizione per acquisto di immobili da destinare a attività culturali? Sarebbe stata la logica premessa utile ad evitare speculazioni urbanistiche e ulteriore addensamento nell'area di attività che renderebbero meno vivibile l'intero quartiere”.