Dopo gli esposti sullo spostamento del casello autostradale a Barberino e su presunti favori alloutlet, la procura ha aperto un'inchiesta in cui si ipotizza una gestione del territorio volta a favorire amministratori locali e imprenditori. Sono almeno 13 gli indagati. L'assessore regionale a cultura, turismo e commercio Cocchi si difende così: "Non ho mai commesso reati, neppure quelli minimi di cui sono accusato”. E dal Comune di Barberino di Mugello, il sindaco Carlo Zanieri, in qualità di capo dell’Amministrazione comunale, tiene ad assicurare la più ampia collaborazione dell'Amministrazione e degli uffici al fine di accertare in tempi brevi i fatti oggetto delle indagini.
E' di ieri l'annuncio di Renzi di essere in trattativa per l'acquisto del multiplex per spostarci gli edifici comunali. La società al centro della operazione urbanistica a Novoli, 80mila metri quadri di edifici residenziali, commerciali e uffici nell´area ovest della zona ex Fiat è la "Immobiliare Novoli Spa" società che ha avuto tra i propri vertici l´ex senatore Silvano Andriani e l´ex sindaco di Colle Val d´Elsa Marco Spinelli, entrambi del Partito Democratico e quest'ultimo vincitore delle primarie a Siena e ormai prossimo consigliere regionale per il PD.
Proprio in queste ore è nuovamente emerso il forte legame tra l'Immobiliare Novoli e gli uomini del PD in seguito all'inchiesta su Barberino nel corso della quale Cocchi conferma di aver presentato un imprenditore di Barberino all'amministratore Furnari della Immobiliare Novoli. Lo stesso Furnari che è anche al centro della vicenda giudiziaria per la realizzazione del multiplex. "Se il Comune necessita di una sede per gli uffici, sarebbe bene prevedere un bando di gara ad evidenza pubblica -interviene Donzelli (PdL)- Non mi interessano eventuali responsabilità penali che saranno accertate dalla magistratura, fermo restando il principio che comunque, tutti sono innocenti fino all’ultimo grado di giudizio.
Quel che conta qui è un ragionamento di opportunità politica. In questo contesto di presunti illeciti, la scelta di Renzi di spostare gli edifici comunali proprio al multiplex comprando così con denaro pubblico la proprietà alla Immobiliare Novoli, risulta superficiale e poco trasparente”. Pieno sostegno ai cittadini e all'associazione Italia Nostra che hanno sporto ricorso al Tribunale amministrativo della Toscana contro la delibera dell''amministrazione comunale per l'approvazione del cosiddetto 'mostro del Poggetto'”.
Lo hanno detto Ornella De Zordo di PerUnaltracittà e Tommaso Grassi del Gruppo Spini nel corso della conferenza stampa di presentazione del ricorso da parte dei cittadini in causa. “Gli abitanti della zona, dopo aver denunciato a più riprese quella che sarebbe stata la sanatoria di uno dei disastri urbanistici più gravi in questo territorio – hanno proseguito i due consiglieri – sono stati costretti a ricorrere al Tar perché non tutelati dalle istituzioni. Inoltre il progetto è stato adottato senza coinvolgere né informare i cittadini in questione”.
“Negli ultimi mesi abbiamo assistito a numerosi casi di frane e dissesti in aree collinari di pregio in città – hanno aggiunto Grassi e De Zordo – ma l'amministrazione, nonostante a parole annunci di voler intervenire per tutelare il territorio, ha proseguito a testa bassa nel portare avanti il progetto del Poggetto, avviato dall'amministrazione Domenici. Il cosiddetto 'piano di recupero cantiere di via Burci e connessa variante urbanistica' – hanno spiegato - mette a rischio geologico una delle colline di pregio più importanti della città, situata in un contesto idrogeologico precario e delicato per costruire 5.000 metri cubi per abitazioni, negozi, uffici, oltre a circa 400 posti macchina.
E pensare – hanno concluso i die consiglieri - che nella zona il Piano Regolatore originario prevedeva la costruzione di una semplice villetta. In sostanza i costruttori sono stati premiati con superfici aggiuntive invece di essere penalizzati per l'annosa vicenda legale”. "Dopo le vicende di Campi Bisenzio, Firenze e ora Barberino del Mugello, appare evidente che la questione morale coinvolge sempre più le amministrazioni di sinistra ed è una situazione da affrontare e risolvere il prima possibile".
A dirlo è il candidato alla presidenza della Regione Toscana per l'Udc Francesco Bosi. "Cade un assunto - evidentemente solo pubblicitario - che prospettava la sinistra immune da questo problema. Senza voler criminalizzare nessuno, vista la mia cultura garantista, osservo che non si tratta di una questione di regole e controlli, ma più semplicemente di comportamenti personali e di gruppo."