Dopo il massiccio ricorso ad abusivi non professionisti che ha caratterizzato le scelte delle coppie di sposi fiorentine nel corso del 2009 (abusivi il 40% dei truccatori e il 30% dei fotografi del “giorno del si”), il “Rapporto previsionale 2010 sui consumi del matrimonio a Firenze e provincia” curato da Confartigianato attesta una positiva inversione di tendenza. Il capovolgimento più significativo è testimoniato dal settore del trucco: future spose (ma, sempre più, anche futuri sposi) dichiarano di voler ricorrere per il 90% dei casi a truccatori professionisti, con una crescita di 50 punti rispetto al 2009. Il dato, unitamente a quello sul ricorso a parrucchieri professionisti (88% dei casi rispetto all’80% del 2009), attesta la sconfitta delle professioni abusive (quando non si ricorre a professionisti ci si rivolge prevalentemente ad amici o familiari che prestano la loro opera gratuitamente, come dono) e conferma la buona tenuta, in questo periodo di crisi e contrazione dei consumi, del settore benessere (2.224 imprese tra parrucchieri, estetisti e centri benessere in tutta la provincia, per il 93% artigiane). Invariata rispetto al 2009 e saldamente in mano a sarti professionisti, la confezione degli abiti da cerimonia (90% dei casi).
Nel restante 10% si indossano invece abiti “vintage”(appartenuti anche a nonni e genitori), in segno di rispetto per la famiglia o per desiderio di originalità. Cresce anche il ricorso a fotografi professionisti (59% del totale contro il 50% del 2009), ma la percentuale di abusivi rimane consistente (29%). La riduzione dell’illecito si spiega, in parte, attraverso lo stesso fenomeno che, solo pochi anni fa, lo ha invece alimentato: la diffusione delle tecnologie digitali che, divenute via via più “sofisticate”, richiedono oggi una grande e accertata professionalità.
Nel restante 12% dei casi si ricorre invece al “fai da te alternativo”, raccogliendo foto scattate dagli invitati da riunire in album “non canonici”. Una performance, quella dei comparti artigiani che operano nel campo del matrimonio, globalmente soddisfacente che testimonia l’assunzione di politiche dei costi e forme di pagamento “più sostenibili” per gli sposi, una crescente professionalità e l’adozione di un’immagine contemporanea e svecchiata grazie all’adeguamento a nuove tendenze e tecnologie. 31 anni per gli uomini e 28 anni per le donne è l’età media degli sposi, ma crescono le coppie giovani, con età compresa tra 20 e 25 anni (36% del totale).
Cresce anche l’età media dello sposo: 35 anni nel 32% dei casi. I matrimoni religiosi sono il 59% del totale, ma quelli civili crescono fino al 41% (nel 2009 erano il 10%). Una scelta che si spiega con la maggior “agilità” delle cerimonie civili che comportano minor spese e minor solennità. Un’opzione adottata da molti conviventi che decidono di “regolarizzarsi” in seguito alla nascita di figli e una scelta imposta nella quasi totalità delle seconde nozze. Contrariamente alla tradizione, i fiorentini amano sposarsi anche nel comune dello sposo (35% dei casi) e per il 14% scelgono località diverse da quelle di residenza di entrambi.