Firenze – Il rapporto tra politica e comunicazione e la sua trasformazione della sfera pubblica sarà al centro di una giornata di riflessione, organizzata dalla Fondazione del Consiglio regionale, presieduta da Fabiana Angiolini. Il seminario di studi “Chi ha ucciso la comunicazione politica?” chiama studiosi - da Menduni a Livolsi, da Sorrentino a Marini - e professionisti di comunicazione politica – da Mosti a Guarino, da Marturano a Diego Bianchi (Zoro) - a riflettere su termini quali comunicazione politica ed istituzionale, informazione, propaganda.
Il confronto tra esperti e protagonisti della comunicazione politica si propone di capire come evolve la discussione pubblica, come tale discussione incida nella definizione delle forme assunte dai vari temi politici e della loro negoziazione con i media, svolta da attori politici che spesso appaiono ossessionati dagli strumenti di comunicazione di massa. Nell’incontro si cercheranno risposte sulle conseguenze di tali processi nelle forme e nell’intensità dei processi di partecipazione politica.
L’iniziativa che avrà inizio alle ore 10 presso la Sala Pistelli di Palazzo Medici Riccardi (Via Cavour, 1) si concluderà alle 15.30 con l’intervento del presidente Claudio Martini. Tra gli interventi Carlo Sorrentino (Università di Firenze) “Troppa comunicazione poca comprensione”; Rolando Marini (Università per stranieri di Perugia) “Chi definisce l’agenda della politica?”; Enrico Menduni (Università Roma Tre e vicepresidente ISIMM) “Par condicio in un sistema impari: la comunicazione politica nelle competizioni elettorali” Alle 14 tavola rotonda “Esiste ancora la comunicazione politica?” Presiede Roberto Barzanti, vice presidente della Fondazione del Consiglio regionale.
Alla giornata partecipano anche Marino Livolsi (Corecom Toscana), Stefano Mosti (Presidente Osservatorio di Pavia), Marco Marturano (Pres. Game managers & partners, consulenza politica), Paolo Guarino (Presidente Running, consulenza politica), Monica Fabris (Presidente GPF, consulenza politica), Edmondo Berselli (La Repubblica), Maria Laura Rodotà (Corriere della sera), Diego Bianchi, Zoro (Esperto di New media). (bb)