“Da ieri un pino nel cantiere Tav in via Circondaria, nell’area degli ex-Macelli è crollato, e la ditta che realizza i lavori sta già provvedendo a portare via i rami – annunciano il capogruppo Valdo Spini e il consigliere Tommaso Grassi –. Abbiamo presentato una interrogazione perché il Comune chiarisca le cause, appuri le responsabilità ed eventualmente segnali l’accaduto alle autorità giudiziarie competenti”. “Il pino faceva parte insieme agli edifici, ancora rimasti in piedi, della doppia fila, ognuna di sette alberi, che si trovano all’interno dell’unica area del cantiere protetta e vincolata dalla Soprintendenza per i Beni Ambientali ed Architettonici.
Fin dall’inizio dei cantieri avevamo fatto notare che gli alberi in questione si trovano a poca distanza dalla viabilità interna al cantiere Tav, e che le alberature e gli edifici erano sottoposti a continue e ripetute sollecitazioni dovute ai camion che ci passano in mezzo prima di curvare a destra o a sinistra terminata la fila di alberi” aggiungono i due consiglieri comunali. “Vorremmo capire, come sosteniamo da tempo, se il cedimento dell’albero in oggetto sia ricollegabile alla eccessiva vicinanza alla viabilità interna al cantiere Tav , e se così fosse, se non sia il caso di rivedere, spostando dalla zona vincolata e dagli alberi in questione, la viabilità all’interno del cantiere medesimo.
Inoltre vorremmo sollecitare il Comune, qualora i nostri sospetti fossero accertati, a rivalersi su Italferr per danno ambientale a bene pubblico monumentale e quindi ad avviare una procedura presso la Procura della Repubblica, come fatto nel caso dell’abbattimento degli alberi in viale Redi per la messa in sicurezza del Mugnone” terminano Spini e Grassi.