Prosegue e si amplia la collaborazione tra Italo e Uber, per garantire ai viaggiatori un'esperienza di trasporto ancora più fluida e senza interruzioni. Dopo il lancio iniziale a Roma e Milano, il servizio si estende ora a nuove città, coprendo anche la stazione di Firenze Santa Maria Novella. In totale Italotreno ha esteso fino a 12 stazioni ferroviarie di 10 città il proprio servizio.
Grazie a questa espansione, i passeggeri di Italo potranno organizzare il proprio viaggio in modo ancora più semplice, affidandosi all’integrazione con Uber per raggiungere la loro destinazione finale senza dover attendere o cercare alternative all'ultimo momento. Attraverso le app di Italo e Uber, sarà possibile prenotare il proprio transfer in anticipo, scegliendo la soluzione più adatta alle proprie esigenze grazie alla funzione Uber Reserve.
“Dopo il successo riscontrato nelle città di Roma e Milano dalla sinergia con Uber, abbiamo deciso di ampliarla, coinvolgendo nuove città del nostro network. L’obiettivo è quello di offrire soluzioni complete ai nostri viaggiatori, in grado di agevolarne gli spostamenti, coprendo anche l’ultimo miglio”, ha dichiarato Fabrizio Bona, Chief Commercial Officer di Italo.
“La nostra missione è semplificare la mobilità, offrendo soluzioni innovative e accessibili a tutti,” ha commentato Lorenzo Pireddu, General Manager di Uber Italia. “L’espansione della partnership con Italo rappresenta un passo avanti importante, permettendo a un numero sempre maggiore di viaggiatori di spostarsi in modo comodo, sicuro e immediato dalle principali stazioni italiane”.
Nei mesi scorsi, l'integrazione tra le due piattaforme ha dimostrato di rispondere a una reale esigenza di mercato, con un aumento significativo delle prenotazioni per i transfer da e verso le stazioni di Roma e Milano. Con l’arrivo della bella stagione e il crescente numero di spostamenti per turismo e lavoro, la disponibilità del servizio in nuove città risponde alla crescente domanda di soluzioni di mobilità efficienti e integrate.
Per celebrare l’espansione del servizio, tutti i nuovi utenti di Uber che utilizzeranno il servizio presso una delle stazioni coperte dalla collaborazione potranno usufruire di uno sconto del 50% sulle prime corse. Un’ulteriore occasione per sperimentare la comodità di un viaggio che, grazie a questa collaborazione, diventa ancora più semplice e senza pensieri. Inoltre, per celebrare la crescita della sinergia, due treni Italo sono stati brandizzati internamente dando visibilità all’accordo con Uber.
"Si tratta di una risposta razionale per non dover sottostare alle incertezze del tradizionale servizio taxi che, tra scioperi programmati, scioperi improvvisi o fantasmi, poca offerta più in generale, stanno alimentando, in modo particolare davanti alle stazioni ferroviarie, chilometriche code di utenti in attesa, favorendo anche quella illegalità che gli stessi taxisti dicono di voler combattere -dichiara Vincenzo Donvito Maxia, presidente dell'Associazione Diritti Utenti e Consumatori- Oggi è Italotreno, ma non è detto che simili iniziative non possano essere prese in considerazione, per esempio, da Trenitalia… e allora sì che, più di quanto non accada oggi col solo Italotreno, i taxisti vedrebbero rimesso in discussione il loro monopolio, di fatto ammazzato dalla scarsità di offerta. Ci auguriamo che questo di Italotreno possa essere ulteriore campanello di allarme per i decisori, che non siano più succubi delle corporazioni dei taxisti e mettano al primo posto l’utenza e il servizio pubblico".
“Italo è un’azienda solo nel nome italiana, tra i cui principali azionisti ci sono fondi finanziari americani. E si sa, gli americani fanno squadra da sempre. I tassisti italiani, invece, sono artigiani organizzati in cooperative –replica Claudio Giudici. presidente nazionale Uritaxi– e non hanno alle spalle la forza economica di una multinazionale con cui stringere accordi basati sulla redistribuzione di profitti. Ma evidentemente, certe dinamiche economiche di base sfuggono ad Aduc.
Contrariamente a quanto afferma l’associazione, Trenitalia collabora da anni con i taxi in molte città italiane, in particolare per la riprotezione dei passeggeri e gli stessi macchinisti e lo fa sempre di più. Una collaborazione che si sta rafforzando. Perché? Perché Trenitalia sa di poter contare su un servizio capillare ed efficiente, ben lontano dagli stereotipi a cui Aduc sembra restare ancorata.I tassisti italiani continueranno, più che mai, a sostenere Trenitalia, un’azienda pubblica italiana, con la consueta professionalità e spirito di servizio. E lo faranno con orgoglio, smentendo nei fatti le narrazioni scorrette e infondate”.