Con l’entrata delle ultime regioni: Basilicata, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Toscana, Umbria e della Provincia Autonoma di Trento, si conclude la fase pilota della Banca Dati Strutture Ricettive.
Tramite la piattaforma è possibile richiedere il Codice Identificativo Nazionale, da utilizzare per la pubblicazione degli annunci e per l’esposizione all’esterno delle strutture e degli immobili, ai sensi dell’art. 13-ter del decreto-legge n. 145/2023: effettuando l’accesso tramite identità digitale, i titolari visualizzano i dati relativi alle strutture collegate al proprio Codice Fiscale, integrano le informazioni mancanti, segnalano eventuali modifiche e ottengono il CIN.
La prossima settimana, con la pubblicazione dell’Avviso, entrerà in esercizio la BDSR. Per accedere alla banca dati del ministero, sulla piattaforma ministeriale i titolari/gestori dovranno verificare preliminarmente i propri dati fiscali online. Decolla infatti anche in Toscana il codice identificativo nazionale per strutture ricettive e locazioni turistiche. Dal 28 agosto 2024 la Banca Dati sarà visitabile sul sito del Ministero del Turismo.
I titolari/gestori di strutture ricettive e locazioni turistiche possono verificare il proprio codice fiscale, collegandosi con la consueta operazione di log in a Turismo 5 e compilando l'apposita maschera con i dati richiesti (nome, cognome e codice fiscale).
Tale operazione su Turismo 5 è indispensabile per poter accedere alla Banca Dati delle Strutture Ricettive e Locazioni Turistiche, visibile sul sito del Ministero del Turismo anche per la Regione Toscana a partire dal 28 agosto 2024. L'accesso alla BDSR sarà possibile esclusivamente con le proprie credenziali SPID.
Questa procedura serve per verificare la presenza della propria struttura/locazione nella BDSR ministeriale. Se la struttura/locazione è presente, sarà possibile chiedere il CIN che, si ricorda, deve essere richiesto solo dal titolare/gestore. Infine, per l'ottenimento del CIN dovranno essere soddisfatti i requisiti richiesti dal Ministero del Turismo.
“È stato compiuto un grande lavoro di squadra per il quale ringrazio il Governo, le Regioni e il personale del Ministero. Questa riforma, di cui nessun esecutivo precedente aveva capito l’importanza, - sottolinea il ministro del Turismo Daniela Santanchè - oltre a rappresentare un'importante risorsa per il coordinamento e la gestione dei dati relativi alle strutture ricettive presenti sul territorio nazionale, è pensata per regolamentare e non criminalizzare gli affitti brevi. Io non sono per i divieti assoluti – ribadisce Santanchè - perché in molte aree italiane, dove scarseggiano gli alberghi, sono fondamentali per accogliere i turisti e favorire il decongestionamento dei flussi.
Questo strumento si avvale di meccanismi di interoperabilità che consentono un'efficace sinergia informativa tra i dati forniti dalle istituzioni statali e quelle delle amministrazioni locali proprio nell’ottica del Piano Strategico, che rappresenta la nostra visione industriale. Tra i principali obiettivi della BDSR, infatti, vi è quello di fornire una mappatura dettagliata degli esercizi ricettivi- mediante il Codice Identificativo Nazionale-, facilitando così una visione complessiva dell'offerta turistica in Italia.
Grazie a questo nuovo impianto normativo, - spiega Santanchè - che prevede anche rigorose misure per garantire la sicurezza degli occupanti delle strutture ricettive, poniamo un argine al contrasto delle forme di ospitalità irregolari, contribuendo a garantire un settore turistico più trasparente e disciplinato. E attraverso questo nuovo approccio integrato, generiamo ingenti benefici – conclude il ministro - non solo negli ambiti della legalità, della trasparenza e della sicurezza, ma anche della qualità del servizio offerto ai turisti”.