Il segretario Pd Enrico Letta non vuole potenziare Peretola, ma costruire una navetta Firenze-Pisa. Sul giornale per eccellenza della costa toscana ha parlato della realizzazione di un collegamento rapido che unisca le due città. Ma che significa? Miliardi per questa navetta dal Next Generation Eu?
Torna in mente quando tanti anni fa, alla stazione di Firenze si faceva check-in anche per il bagaglio e un treno in 50 minuti portava all’aeroporto Galilei. Ma fu deciso diversamente. Ora siamo nel 2021, dal centro a Peretola grazie alla tramvia ci si mette anche meno di mezz’ora e da lì ci si collega con tutto il mondo tramite hub europei oltre ad un discreto numero di voli nazionali.
“Collegamento veloce Pisa-Firenze, finalmente ci siamo arrivati!” Confcommercio Provincia di Pisa plaude alla proposta del nuovo segretario del Pd Enrico Letta. “Sono almeno dieci anni che portiamo avanti la necessità di realizzare una linea ultraveloce tra le due città in tutte le sedi e al cospetto di amministratori locali di ogni estrazione politica” dichiara il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli. “Finalmente si torna a parlare di un'infrastruttura strategica per la Toscana, e ringraziamo Letta per aver riportato al auge un'opera fondamentale per lo sviluppo della Costa e in grado di portare grandi benefici all'intero territorio regionale. Arrivare in treno da Pisa a Firenze in 25 minuti non deve essere un'utopia, ma l'obiettivo verso cui indirizzare risorse e investimenti per dare un vero cambio di passo alla Toscana costiera”.
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“La nostra proposta sul collegamento veloce Pisa-Firenze era già arrivata ormai dieci anni fa sul tavolo del Comune di Pisa” ricorda Pieragnoli “ma allora l'amministrazione Filippeschi scelse di investire su un'opera inutilmente costosa, come il Pisa Mover. Un collegamento di poco più di un chilometro tra l'aeroporto e la stazione, per cui sono stati spesi 80 milioni di euro, e che ha dimostrato di non portare alcun beneficio, ma solo costi alla città”.
“In questi anni ci siamo accaniti contro l'assurdo investimento dell'inutile opera del Pisa Mover proprio a partire dalla necessità di dirottare questi 80 milioni di euro in un investimento atteso e capace di rendere più efficienti le infrastrutture, gli aeroporti e complessivamente la Toscana costiera. Un'operazione quanto mai prioritaria, considerando anche la fortissima concorrenza dell'asse Firenze-Bologna. Le città e le imprese della costa devono essere collegate al centro della Toscana con una struttura moderna ed efficiente, una regione che viaggia a velocità diverse non è più contemplabile” conclude il direttore di Confcommercio.
“Sembra quasi uno sfortunato gioco dell’oca, in cui vicini all’arrivo si deve ricominciare da zero. La storia dei progetti di sviluppo dell’aeroporto Vespucci ha dell’incredibile”. Così il presidente di Federalberghi Firenze, Francesco Bechi, secondo cui “si continua a narrare una vicenda di presunta rivalità tra gli scali toscani senza neanche rendersi conto che la crescita parte dallo sviluppo congiunto e non da un testa o croce che finirebbe per rivelarsi fatale per entrambi.
Ma anche senza pensare che la società che attualmente li gestisce è la stessa e ha l’interesse a farli crescere di pari passo, anzi fare in modo che siano davvero alternativi e non concorrenziali tra loro. Eppure gli anni passano e il progetto non si concretizza mai. Si fa un gran parlare, in questo periodo in cui Firenze si è svuotata della sua linfa turistica, di progetti di rilancio per una città che sappia essere attrattiva e accogliente, aperta alla cultura e al dialogo, una città degli studi e dell’innovazione.
Ma si chiede ancora ai viaggiatori di fare scalo a Pisa e di sobbarcarsi un’ora in treno o in bus, quando il vantaggio del Vespucci è quello di essere un city airport posizionato a pochi minuti dal centro storico. Insomma si vuole far progredire Firenze, ma poi le si chiede di farlo con i mezzi e gli strumenti del passato, quasi con un senso di nostalgia per i bei tempi andati quando i turisti - che si contavano sulla punta delle dita - arrivavano a cavallo o in carrozza”.
“Lo sviluppo - conclude Bechi - passa da una programmazione attenta e una riorganizzazione complessiva del sistema città, che non può prescindere da un sistema di collegamenti efficiente, sia interno che con il resto della regione e del Paese. Bisogna seminare per raccogliere. E la stagione potrebbe essere quella giusta guardando in prospettiva”.
Il Comitato No Tunnel TAV di Firenze vede positivamente il dibattito apertosi con le dichiarazioni di Enrico Letta: "Alla battuta di Letta hanno fatto eco le proposte di velocizzare e potenziare la linea esistente. Il dibattito, che si auspica non sia solo chiacchiere a sfondo elettoralistico, è positivo perché si capisce finalmente che il nuovo aeroporto a Firenze non è necessario, potendo collegare la città con il Galilei con la ferrovia".
Il Comitato ricorda che gli eventuali problemi di reperimento delle risorse per questo progetto si potrebbero tranquillamente trovare abbandonando la costruzione del sottoattraversamento AV previsto a Firenze. Per quanto riguarda il collegamento tra Firenze e Pisa il Comitato, assieme ad alcuni tecnici e docenti dell’Università di Firenze, aveva, tra l’altro, fatto proposte di potenziamento delle ferrovie, in particolari quelle verso ovest collegando non solo il capoluogo, ma anche i centri urbani della Piana, con Pisa, Livorno, Empoli, Pontedera, eccetera.