Ridurre la velocità di attraversamento dei centri abitati da parte dei convogli che trasportano merci pericolose ed intensificare le verifiche sui carri ferroviari. Sono queste le prime due richieste che il Commissario per la ricostruzione di Viareggio, Claudio Martini, ha presentato ai membri della task force che si occupa della manutenzione dei carri merci dell'Agenzia ferroviaria europea, nel corso dell'incontro che questa ha avuto con le autorità locali presso il Principe di Piemonte di Viareggio. La città toscana è stata scelta come luogo di riunione della task force in seguito al disastro ferroviario che l'ha colpita il 29 giugno scorso.
E proprio all'incidente di Viareggio si è riferito il presidente della task force, lo svedese Anders Lundstrom, pur precisando che l'organismo da lui presieduto non si sta occupando di ciò che è avvenuto nella città toscana, anche se quell'incidente ha rappresentato un importante spartiacque nella ricerca di una maggior sicurezza nei trasporti ferroviari. "Ho espresso al presidente Lundstrom – ha spiegato Claudio Martini – il desiderio di mantenere un contatto tra la Toscana e la task force, alla quale farò pervenire le nostre richieste e le nostre proposte.
Occorre infatti dare risposte positive alle legittime preoccupazioni dei cittadini. Penso per esempio che non si possano attraversare le stazioni con carichi pericolosi che viaggiano a 90 chilometri all'ora e che per i carri merci sia necessario prevedere revisioni più ravvicinate nel tempo, cioè ogni due anni rispetto agli attuali sei anni e che comunque vadano sottoposti ad attente verifiche dopo che hanno percorso un certo numero di chilometri". I componenti della task force hanno ascoltato le richieste formulate dalle autorità tra le quali erano presenti anche il sindaco odi Viareggio Luca Lunardi e il presidente della provincia di Lucca, Stefano Baccelli.
Il presidente Lundstrom ha affermato che il problema riguarda i circa 700.000 carri merci che viaggiano in Europa e i circa 600 gestori che li utilizzano. La task force sta lavorando per giungere alla tracciabilità delle informazioni sui vari componenti dei carri, assemblati utilizzando parti realizzate da produttori diversi. Finora il suo impegno si è concentrato sulle cause di rottura dei componenti dei carri e sulla revisione degli standard progettuali e di manutenzione degli assili, i cilindri che collegano le ruote tra loro.
di Tiziano Carradori